(1561, Riveduta 1618-19)
Composta nel 1561, da un punto di vista storico questa è la prima delle nostre "Tre Formule di Unità" (Catechismo di Heidelberg, Confessione di Fede Belga, Canoni di Dordt). Spesso è chiamata "Confessione Belga" perché fu scritta nel sud dei Paesi Bassi, che noi ora conosciamo come Belgio. Il suo autore principale fu Guy de Brès, uno dei vari predicatori itineranti durante quei giorni di persecuzione, il quale morì martire.
Sotto il governo di Filippo II di Spagna, un alleato della Chiesa Romana, i credenti Riformati nei Paesi Bassi erano duramente perseguitati come rivoluzionari. Questa Confessione fu scritta primariamente come una testimonianza al re di Spagna per dimostrare che i credenti Riformati non erano ribelli, come li si accusava, ma bensì cittadini rispettosi della legge che professavano soltanto le dottrine insegnate dalla Sacra Scrittura. Nel 1562 una copia di essa fu inviata al re di Spagna, accompagnata da una petizione di liberazione dalla persecuzione, nella quale i richiedenti dichiararono che erano pronti ad obbedire al governo in tutto ciò che fosse legittimo, anche se essi avrebbero "offerto le loro schiene alle sferzate, le loro lingue ai coltelli, le loro bocche ai bavagli, e i loro interi corpi al fuoco," piuttosto che rinnegare la verità della Parola di Dio.
La Confessione e la petizione non sortirono alcun effetto sulle autorità spagnole. Tuttavia, essa servì come mezzo di istruzione per i credenti Riformati, e quindi divenne un’espressione della fede di un popolo che sopportava la persecuzione a motivo di Cristo. Ciò si riflette anche nel linguaggio adoperato, perché se è vero che questa confessione, nei suoi articoli, segue un ordine dottrinale oggettivo, il suo elemento profondamente personale è evidente nel fatto che ogni articolo comincia con parole come: "Noi crediamo …," "Noi crediamo e confessiamo …," oppure: "Noi tutti crediamo con il cuore e confessiamo con la bocca …"
La confessione fu adottata da vari Sinodi Nazionali nel sedicesimo secolo, e, dopo un’attenta revisione del testo, fu approvata ed adottata dal Sinodo di Dordrecht, 1618-1619, e fin da allora è stata inclusa nelle nostre "Tre Formule di Unità."
Articolo 1: Della Natura di Dio
Articolo 2: Della Conoscenza di Dio
Articolo 3: Della Sacra Scrittura
Articolo 4: Dei Libri Canonici dell’Antico e Nuovo Testamento
Articolo 5: Dell’Autorità della Sacra Scrittura
Articolo 6: Della Differenza tra Libri Canonici ed Apocrifi
Articolo 7: Della Perfezione della Sacra Scrittura
Articolo 8: Della Sacrosanta Trinità di Persone in un'unica Essenza Divina
Articolo 9: Della Sacrosanta Trinità: Testimonianze Scritturali
Articolo 10: Dell’Eterna Deità del Figlio di Dio, Nostro Signore Gesù Cristo
Articolo 11: Della Persona ed Eterna Deità dello Spirito Santo
Articolo 12: Della Creazione del Mondo e degli Angeli
Articolo 13: Della Provvidenza di Dio
Articolo 14: Della Creazione, Caduta e Corruzione dell’Uomo
Articolo 15: Del Peccato Originale
Articolo 16: Della Predestinazione Divina
Articolo 17: Della Restaurazione del Genere Umano per Mezzo del Figlio di Dio
Articolo 18: Dell’Incarnazione del Figlio di Dio
Articolo 19: Dell’Unione Ipostatica, o Personale, delle Due Nature in Cristo
Articolo 21: Della Soddisfazione di Cristo per i Nostri Peccati
Articolo 22: Della Fede Giustificante, e della Giustificazione della Fede
Articolo 23: Della Giustizia Nostra con la Quale Stiamo Davanti a Dio
Articolo 24: Della Santificazione, e delle Buone Opere
Articolo 26: Dell’Intercessione di Cristo
Articolo 27: Della Chiesa Cattolica
Articolo 28: Della Comunione dei Santi con la Vera Chiesa
Articolo 29: Dei Distintivi della Vera Chiesa
Articolo 30: Del Governo della Chiesa
Articolo 31: Della Vocazione dei Ministri della Chiesa
Articolo 35: Della Cena del Signore
Articolo 37: Del Giudizio Finale, la Risurrezione della Carne, e la Vita Eterna
Della Natura di Dio
Noi tutti crediamo con il cuore e confessiamo con la bocca, che vi è una sola e semplice1 essenza spirituale,2 che noi chiamiamo Dio eterno,3 incomprensibile,4 invisibile,5 immutabile,6 infinito,7 il quale è onnipotente, onnisciente,8 giusto,9 e buono10 e fonte sovrabbondante di ogni bene.11
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1Efesini 4:6; Deuteronomio 6:4; 1 Timoteo 2:5; 1 Corinzi 8:6.
2
Giovanni 4:24.3
Isaia 40:28.4
Romani 11:33.5
Romani 1:20.6
Malachia 3:6.7
Isaia 44:6.8
1 Timoteo 1:17.9
Geremia 12:1.10
Matteo 19:17.11
Giacomo 1:17; I Cronache 29:10-12.Della Conoscenza di Dio
Noi lo conosciamo con due mezzi. In primo luogo: attraverso la creazione, conservazione e governo dell'universo,1 il quale è davanti ai nostri occhi come un bel libro, al quale tutte le creature, piccole e grandi, servono per noi da lettere che ci fanno contemplare le cose invisibili di Dio, e cioè la sua potenza eterna e la sua divinità, come dice l'Apostolo san Paolo, (Rom. 1:20).2 Tutte queste cose sono sufficienti per convincere gli uomini, e renderli inescusabili.
In secondo luogo, egli si fa conoscere a noi più manifestamente ed evidentemente attraverso la sua santa e divina Parola,3 e cioè, fin quanto sia necessario per noi conoscere in questa vita per la sua gloria e la nostra salvezza.
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1
Salmo 19:2; Efesini 4:6.2
Romani 1:20.3
Salmo 19:8; Corinzi 12:6.
Noi confessiamo che questa Parola di Dio non è stata affatto inviata o consegnata dalla volontà umana: ma i santi uomini di Dio hanno parlato essendo spinti dallo Spirito Santo, come dice san Pietro.1 In seguito, per la singolare cura che il nostro Dio ha di noi e della nostra salvezza, ha comandato ai suoi servi, i Profeti2 ed Apostoli,3 di redigere i suoi oracoli per iscritto: e lui stesso ha scritto con il suo dito le due Tavole della Legge.4 Per questo motivo, noi chiamiamo questi scritti: sacre e divine Scritture.
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1
2 Pietro 1:21.2
Esodo 24:4; Salmo 102:19; Abacuc 2:2.3
2 Timoteo 3:16; Apocalisse 1:11.4
Esodo 31:18.Dei Libri Canonici dell’Antico e Nuovo Testamento
Noi comprendiamo la Sacra Scrittura nei due volumi dell'Antico e del Nuovo Testamento, che sono libri canonici ai quali non c’è niente da replicare. Tale è il loro numero nella Chiesa di Dio:
Nell’Antico Testamento: I cinque libri di Mosè, il libro di Giosuè, dei Giudici, Rut, i due libri di Samuele, e due dei Re, i due libri delle Cronache detti Paralipomeni, il primo di Esdra, Neemia, Ester, Giobbe, i Salmi di Davide, i tre libri di Salomone, cioè i Proverbi, l'Ecclesiaste e il Cantico; i quattro grandi Profeti: Isaia, Geremia, Ezechiele, e Daniele. Poi gli altri dodici Profeti minori: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia.
Nel Nuovo Testamento: i quattro Evangelisti san Matteo, san Marco, san Luca, san Giovanni; gli Atti degli Apostoli, le quattordici Epistole di san Paolo: ai Romani, due ai Corinzi, ai Galati, Efesini, Filippesi, Colossesi, due ai Tessalonicesi, due a Timoteo, a Tito, Filemone, agli Ebrei; e le sette Epistole degli altri Apostoli, e cioè una di san Giacomo, due di san Pietro, tre di san Giovanni, ed una di san Giuda; infine l'Apocalisse di san Giovanni Apostolo.
Dell’Autorità della Sacra Scrittura
Noi riceviamo solamente tutti questi libri come santi e canonici, per regolare, fondare e stabilire la nostra fede, e crediamo pienamente tutte le cose che sono in essi contenute, non tanto perché la Chiesa li riceve e li approva come tali, ma principalmente perché lo Spirito Santo testimonia nel nostro cuore che essi sono da Dio, e anche perché provano essere tali da se stessi, quando gli stessi ciechi possono percepire che avvengono le cose che vi sono predette.
Della Differenza tra Libri Canonici ed Apocrifi
Noi facciamo differenza fra questi santi libri e i libri apocrifi, che sono: il terzo e quarto libro di Esdra, il libro di Tobia, Giuditta, Sapienza, Ecclesiastico, Baruc, ciò che è stato aggiunto alla storia di Ester, il cantico dei tre bambini nella fornace, la storia di Susanna, la storia dell’idolo Bel e del Dragone, la preghiera di Manasse, ed i due libri dei Maccabei, i quali la Chiesa può ben leggere e trarne istruzione sulle cose in cui essi sono conformi ai libri canonici, ma essi non hanno affatto una forza e virtù tale che, in base alla testimonianza che da essi si ricava, si possa stabilire qualcosa circa la fede o la religione cristiana, tanto meno che essi possano sminuire l'autorità degli altri santi libri.
Della Perfezione della Sacra Scrittura
Noi crediamo che questa Sacra Scrittura contiene perfettamente la volontà divina, e che tutto ciò che l’uomo deve credere per essere salvato, sia ivi sufficientemente insegnato.1 Infatti, poiché vi è ampiamente descritta l’intera maniera del servizio che Dio richiede da noi, gli uomini, fossero pure gli Apostoli, non devono insegnare altrimenti2 da come ci è stato già insegnato dalle sacre Scritture, fosse pure un angelo del cielo, come dice san Paolo;3 in realtà, il fatto che è proibito aggiungere o togliere qualsiasi cosa alla parola di Dio4 ben dimostra che la dottrina è perfettissima e compiuta sotto ogni aspetto.
Così pure, non bisogna paragonare gli scritti degli uomini, per quanto santi possano essere stati, agli scritti divini,5 né i costumi alla verità di Dio6 (poiché la verità è al di sopra di tutto), né il gran numero, né l'antichità, né la successione dei tempi o delle persone, né i concili, i decreti o gli statuti: poiché tutti gli uomini sono da se stessi bugiardi,7 e più vani della stessa vanità. Pertanto noi rigettiamo con tutto il nostro cuore tutto ciò che non si accorda con questa regola infallibile,8 come ci hanno insegnato a fare gli Apostoli, dicendo: Provate gli spiriti se essi sono da Dio,9 e: Se qualcuno viene da voi e non porta questa dottrina, non ricevetelo affatto nella vostra casa.10
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1
Romani 15:4; Giovanni 4:25; 2 Timoteo 3:15-17; 1 Pietro 1:1; Proverbi 30:5; Apocalisse 22:18; Giovanni 15:15; Atti 2:27.2
1 Pietro 4:11; 1 Corinzi 15:2-3; 2 Timoteo 3:14; 1 Timoteo 1:3; 2 Giovanni 10.3
Galati 1:8-9; 1 Corinzi 15:2; Atti 26:22; Romani 15:4; 1 Pietro 4:11; 2 Timoteo 3.14.4
Deuteronomio 12:32; Proverbi 30:6; Apocalisse 22:18;. Giovanni 4:25.5
Matteo 15:3; Matteo 17:5; Marco 7:7; Isaia 1:12; 1 Corinzi 2:4.6
Isaia 1:12; Romani 3:4; 2 Timoteo 4:3-4.7
Salmo 62:10.8
Galati 6:16; 1 Corinzi 3:11; Tessalonicesi 2:2.9
1 Giovanni 4:1.10
2 Giovanni 10.
Della Sacrosanta Trinità di Persone in un'unica Essenza Divina
Seguendo questa verità e Parola di Dio, noi crediamo in un solo Dio, che è una sola essenza,1 nella quale vi sono tre persone2 realmente, veramente, ed eternamente distinte secondo le loro proprietà incomunicabili, cioè: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.3 Il Padre è causa, origine e principio di tutte le cose, tanto visibili che invisibili.4 Il Figlio è la Parola,5 la Sapienza,6 e l'Immagine del Padre.7 Lo Spirito Santo, la Virtù e Potenza eterna8 procedente dal Padre e dal Figlio.9 E tuttavia una tale distinzione non fa sì che Dio sia diviso in tre, poiché la Scrittura ci insegna che il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo hanno ognuno la sua persona distinta da certe proprietà, in modo tale, tuttavia, che queste tre persone non sono che un solo Dio.
È quindi manifesto che il Padre non è il Figlio, e che il Figlio non è il Padre; similmente, che lo Spirito Santo non è né il Padre né il Figlio. Ciò nondimeno, queste Persone così distinte non sono divise, né confuse, né mescolate: poiché il Padre non ha assunto la carne, e neppure lo Spirito Santo, ma soltanto il Figlio.10 Il Padre non è mai stato senza il suo Figlio né senza il suo Santo Spirito, poiché tutti e tre sono di uguale eternità, in una stessa essenza. Non vi è né primo né ultimo, poiché tutti e tre sono uno in verità e potenza, in bontà e misericordia.
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1
Isaia 43:10.2
1 Giovanni 5:7; Ebrei 1:3.3
Matteo 28:19.4
1 Corinzi 8:6; Colossesi 1:16.5
Giovanni 1:1-2; Apocalisse 19:13; Proverbi 8:12.6
Proverbi 8:12; Proverbi 8.22.7
Colossesi 1:15; Ebrei 1:3.8
Matteo 12:28.9
Giovanni 15:26; Galati 4:6.10
Filippesi 2:6-7; Galati 4:4; Giovanni 1:14.Della Sacrosanta Trinità: Testimonianze Scritturali
Noi conosciamo tutte queste cose sia dalle testimonianze della Sacra Scrittura, che dagli effetti, e soprattutto da quelli che sentiamo in noi stessi. Le testimonianze delle Sacre Scritture che ci insegnano a credere questa santa Trinità sono scritte in molti luoghi dell'Antico Testamento, che non è necessario elencare, quanto piuttosto scegliere e discernere.
Nel libro della Genesi Dio dice: Facciamo l'uomo a nostra immagine, e secondo la nostra somiglianza, ecc.1 Dio dunque creò l'uomo a sua immagine: li creò, dico, maschio e femmina. Ecco Adamo è fatto come uno di noi.2 Da ciò appare che vi è pluralità di persone nella Divinità, quando dice: Facciamo l'uomo a nostra immagine; e poi mostra l'unità quando dice: Dio creò, ecc. È vero che non dice quante persone vi siano; ma ciò che ci è oscuro nell'Antico Testamento ci è chiarissimo nel Nuovo. Infatti quando nostro Signore fu battezzato nel Giordano,3 fu udita la voce del Padre che diceva: Questo è il mio Figlio benamato; il Figlio fu visto nell'acqua, e lo Spirito Santo apparì in forma di colomba. Questa forma è stata comandata da Cristo anche nel battesimo di tutti i fedeli: Battezzate tutte le nazioni nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.4 Nel Vangelo secondo san Luca, l'angelo Gabriele così parlò a Maria, madre del nostro Signore: Lo Spirito Santo scenderà su di te e la virtù del Sovrano ti coprirà della sua ombra, ciò perché ciò che nascerà da te santo, sarà chiamato il Figlio di Dio.5 Ed altrove è detto: La grazia del nostro Signore Gesù Cristo, e l'amore di Dio, e la comunione dello Spirito Santo siano con voi.6 E sono in tre quelli che rendono testimonianza in cielo: il Padre, la Parola, e lo Spirito Santo, e questi tre sono uno.7
In tutti questi passi ci viene abbondantemente insegnato che vi sono tre persone in una sola essenza divina. E benché questa dottrina superi l’intendimento umano, nondimeno noi ora la crediamo per mezzo della Parola, aspettando di averne piena conoscenza e godimento in cielo.8 Ora bisogna anche notare i particolari uffici ed effetti delle tre persone nei nostri riguardi. Il Padre è chiamato nostro Creatore per la sua virtù.9 Il Figlio è nostro Salvatore e Redentore per il suo sangue.10 Lo Spirito Santo è nostro santificatore per la sua dimora nei nostri cuori.11
Questa dottrina della santa Trinità è stata sempre conservata nella vera Chiesa, dal tempo degli Apostoli fino ad oggi, contro gli Ebrei, i Maomettani, e contro certi falsi Cristiani ed Eretici, come Marcione, Mani, Prassea, Sabellio, Paolo di Samosata, Ario ed altri simili, i quali a buon diritto sono stati condannati dai Santi Padri.
Così, per ciò che riguarda questo punto, noi riceviamo volentieri i tre simboli, quello degli Apostoli, quello di Nicea e di Atanasio, e similmente tutto ciò che è stato determinato dagli Antichi conformemente ad essi.
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1
Genesi 1:26-27.2
Genesi 3:22.3
Matteo 3:16-17.4
Matteo 28:19.5
Luca 1:35.6
2 Corinzi 13:13.7
1 Giovanni 5:7.8
Salmo 45:8; Isaia 61:1.9
Ecclesiaste 12:3; Malachia 2:10; 1 Pietro 1:2.10
1 Pietro 1:2; 1 Giovanni 1:7; 1 Giovanni 4:14.11
1 Corinzi 6:11; 1 Pietro 1:2; Galati 4.6; Tito 3:5; Romani 8:9; Giovanni 14:16.Dell’Eterna Deità del Figlio di Dio, Nostro Signore Gesù Cristo
Noi crediamo che Gesù Cristo, quanto alla sua natura divina, è il Figlio Unigenito di Dio,1 eternamente generato,2 non essendo né fatto né creato (poiché sarebbe creatura), di una essenza con il Padre,3 coeterno,4 marcata immagine della persona del Padre, e lo splendore della sua gloria,5 essendo in tutto uguale a Lui,6 il quale è Figlio di Dio non soltanto da quando ha assunto la nostra natura, ma da tutta l'eternità;7 come queste testimonianze, quando vengono comparate fra di loro, ci insegnano. Mosè dice che Dio ha creato il mondo;8 san Giovanni dice che tutte le cose sono state create per mezzo della Parola, la quale egli chiama Dio. L'Apostolo dice che Dio ha fatto i secoli per mezzo del suo Figlio. San Paolo dice ancora che Dio ha creato tutte le cose per mezzo di Gesù Cristo.9 Ne consegue quindi che colui che è chiamato Dio, Parola, Figlio, e Gesù Cristo esisteva nel momento in cui tutte le cose sono state create per mezzo di lui.10 Questo è il motivo per cui il profeta Michea dice: Le sue origini sono dai giorni di eternità.11 E l’Apostolo: Egli è senza inizio di giorni, senza fine di vita.12 Egli è quindi il vero Dio eterno, l'Onnipotente, che noi invochiamo, adoriamo e serviamo.
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1
Giovanni 1:18; Giovanni 1:49.2
Giovanni 1:14; Colossesi 1:15.3
Giovanni 10:30; Filippesi 2:6.4
Giovanni 1:2; Giovanni 17:5; Apocalisse 1:8.5
Ebrei 1:3.6
Filippesi 2:6.7
Giovanni 8:23; Giovanni 8:58; Giovanni 9:35-37; Atti 8:37; Romani 9:5.8
Genesi 1:1.9
Colossesi 1:16.10
Colossesi 1:16.11
Michea 5:2.12
Ebrei 7:3.
Della Persona ed Eterna Deità dello Spirito Santo
Noi crediamo e confessiamo pure che lo Spirito Santo procede eternamente dal Padre1 e dal Figlio,2 non essendo né fatto, né creato, e neppure generato, ma semplicemente procedente da entrambi; egli è la terza persona della Trinità nell’ordine, d’una stessa essenza e maestà e gloria con il Padre ed il Figlio, essendo vero ed eterno Dio, come ci insegnano le Sacre Scritture.3
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1
Salmo 33:6; Salmo 33:17; Giovanni 14:16.2
Galati 4:6; Romani 8:9; Giovanni 15:26.3
Genesi 1:2; Isaia 48:16; Isaia 61:1; Atti 5:3-4; Atti 28:25; 1 Corinzi 3:16; I Corinzi 6:19; Salmo 139:7.
Della Creazione del Mondo e degli Angeli
Noi crediamo che il Padre ha creato dal nulla il cielo e la terra, e tutte le creature, quando gli è sembrato bene, per mezzo della sua Parola, cioè per mezzo del Figlio suo,1 donando a ciascuna creatura il suo essere, forma e figura, e diversi compiti per servire il suo Creatore: e anche ora egli le sostiene e governa tutte con la sua eterna provvidenza e per mezzo della sua infinita virtù,2 per servire l'uomo,3 affinché l'uomo serva il suo Dio.4
Egli ha pure creato gli angeli buoni5 per essere suoi messaggeri6 e servire i suoi eletti;7 alcuni di essi sono decaduti dall'eccellenza nella quale Dio li aveva creati, nella perdizione eterna;8 e gli altri, per la grazia di Dio,9 hanno perseverato e hanno dimorato nel loro primiero stato. I demoni e gli spiriti maligni sono talmente corrotti da essere nemici di Dio e di ogni bene, da spiare la Chiesa come briganti, con tutto il loro potere,10 e anche ogni suo membro, al fine di distruggere e rovinare tutto con le loro menzogne;11 e così, per la loro propria malvagità, sono condannati a perpetua dannazione, attendendo di giorno in giorno i loro tormenti.12
E riguardo a questo noi detestiamo l'errore dei Sadducei che negano che esistano degli spiriti e degli angeli,13 e anche l'errore dei Manichei i quali dicono che i demoni hanno la loro origine da se stessi, essendo malvagi per loro propria natura senza essere stati corrotti.
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1
Genesi 1:1; Isaia 40:26; Ebrei 3:4; Apocalisse 4:11; 1 Corinzi 8:6; Giovanni 1:3; Colossesi 1:16.2
Ebrei 1:3; Salmo 104:10; Atti 17:25.3
1 Timoteo 4:3-4; Genesi 1:29-30; Genesi 9:2-3; Salmo 104:14-15.4
1 Corinzi 3:22; I Corinzi 6:20; Matteo 4:10.5
Colossesi 1:16.6
Salmo 103:20; Salmo 34:8; Salmo 148:2.7
Ebrei 1:14; Salmo 34:8.8
Giovanni 8:44; 2 Pietro 2:4; Luca 8:31; Giuda 6.9
Matteo 25:31.10
1 Pietro 5:8; Giobbe 1:7.11
Genesi 3:1; Matteo 13:25; 2 Corinzi 2:11; Corinzi 11:3; 2 Corinzi 11:14.12
Matteo 25:41; Luca 8:30-31.13
Atti 23:8.
Della Provvidenza di Dio
Noi crediamo che questo buon Dio, dopo aver creato tutte le cose, non le ha né abbandonate al caso, né alla fortuna; ma le dirige e governa in modo tale, secondo la sua santa volontà,1 che nulla avviene in questo mondo senza il suo ordine,2 benché tuttavia Dio non sia affatto autore né colpevole del male che avviene; infatti la sua potenza e bontà è talmente grande e incomprensibile, che egli ordina e compie benissimo e giustamente la sua opera, anche quando il diavolo e i malvagi compiono cose ingiuste.3 E su ciò che egli fa e oltrepassa il discernimento umano, noi non vogliamo investigare curiosamente al di là di quanto la nostra capacità consente, ma, in tutta umiltà e riverenza, noi adoriamo i giusti giudizi di Dio che ci sono nascosti,4 accontentandoci di essere discepoli di Cristo, per apprendere solamente ciò che egli ci mostra per mezzo della sua Parola, e non oltrepassare affatto questi limiti.
Questa dottrina ci procura una consolazione indicibile, poiché ci insegna che nulla può accaderci per caso, ma per l’ordine del nostro buon Padre celeste, il quale veglia su di noi con la sua paterna cura, tenendo tutte le creature soggette a lui;5 al punto che non uno dei capelli del nostro capo (che sono tutti contati) e nemmeno un piccolo uccello può cadere a terra, senza la volontà del Padre nostro.6 In questo noi riposiamo, sapendo che egli tiene a freno il demonio, e tutti i nostri nemici, che non possono nuocerci senza il suo permesso e buona volontà.
Al riguardo, noi rigettiamo l’errore dannabile degli Epicurei, i quali dicono che Dio non si cura di nulla e lascia che tutte le cose avvengano a caso.
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1
Giovanni 5:17; Ebrei 1:3; Proverbi 16:4; Salmo 104:9;Salmo 139:2.2
Giacomo 4:15; Giobbe 1:21; 1 Re 22:20; Atti 4:28; 1 Samuele 2:25; Salmo 45:7; Amos 3:6; Deuteronomio 19:5; Proverbi 21:1; Salmo 105:25; Isaia 10:5-7; 2 Tessalonicesi 2:11; Ezechiele 14:9; Romani 1:28; Genesi 45:8; Genesi 1:20; 2 Samuele 16:10; Genesi 27:20; Salmo 75:7-8; Isaia 45:7; Proverbi 16:4; Lamentazioni 3:37-38; 1 Re 22:34; 1 Re 22:38; Esodo 21:13.3
Matteo 8:31-32; Giovanni 3:8.4
Romani 11:33-34.5
Matteo 8:31; Giobbe 1:12; Giobbe 2:6.6
Matteo 10:29-30.
Della Creazione, Caduta e Corruzione dell’Uomo
Noi crediamo che Dio ha creato l'uomo dalla polvere della terra, e lo ha fatto e formato a sua immagine e somiglianza,1 buono, giusto e santo, in grado con la sua volontà di accordarsi in tutto, alla volontà di Dio;2 ma quando è stato in onore, non ne ha saputo nulla; e non ha riconosciuto la sua eccellenza,3 ma si è volontariamente assoggettato al peccato, e di conseguenza alla morte e alla maledizione, prestando orecchio alla parola del diavolo.4 Infatti egli ha trasgredito il comandamento della vita che aveva ricevuto,5 e per mezzo del suo peccato si è separato da Dio,6 che era la sua vera vita, avendo corrotto l'intera sua natura,7 per cui si è reso colpevole della morte fisica e spirituale,8 ed essendo divenuto malvagio, perverso, corrotto in tutte le sue vie, ha perduto tutti i suoi doni eccellenti che aveva ricevuto da Dio,9 non essendone rimaste in lui che piccole tracce,10 che sono sufficienti per rendere l'uomo inescusabile,11 dato che tutto ciò che è luce in noi è convertito in tenebre,12 come ci insegna la Scrittura, dicendo: La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno compresa,13 in cui san Giovanni chiama gli uomini tenebre.
Per questo noi rigettiamo tutto ciò che si insegna riguardo al libero arbitrio dell'uomo, perché esso è schiavo del peccato,14 e non può alcuna cosa, se non gli è donata dal Cielo;15 chi si vanterà infatti di poter fare qualsiasi bene, come da se stesso, dal momento che Cristo dice: Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira?16 Chi addurrà come causa la sua propria volontà, intendendo che i desideri della carne sono inimicizia contro Dio?17 Chi parlerà della sua conoscenza, vedendo che l'uomo naturale non comprende affatto le cose che sono dello Spirito di Dio?18 In breve, chi farà valere un solo pensiero, dal momento che intende che noi non siamo in grado di pensare qualsiasi cosa come da noi stessi ma che la nostra capacità è da Dio?19 Per questo ciò che dice l’Apostolo deve a buon diritto dimorare fermo e ben saldo, cioè che Dio opera in noi il volere e l’agire secondo il suo beneplacito.20 Non vi è infatti intendimento nè volontà conforme a quella di Dio se Cristo non la operi, cosa che egli ci insegna, dicendo: Senza di me non potete fare nulla.21
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1
Genesi 1:26; Ecclesiaste 7:29; Efesini 4:24.2
Genesi 1:31; Efesini 4:24.3
Salmo 49:20; Isaia 59:2.4
Genesi 3:6; Genesi 3:17.5
Genesi 1:3; Genesi 1:7.6
Isaia 59:2.7
Efesini 4:18.8
Romani 5:12; Genesi 2:17; Genesi 3:19.9
Romani 3:10.10
Atti 14:16-17; Atti 17:27.11
Romani 1:20-21; Atti 17:27.12
Efesini 5:8; Matteo 6:23.13
Giovanni 1:5.14
Isaia 26:12; Salmo 94:11; Giovanni 8:34; Romani 6:17; Romani 7:5; Romani 7:17.15
Giovanni 3:27; Isaia 26:12.16
Giovanni 3:27; Giovanni 6:44; Giovanni 6:65.17
Romani 8:7.18
1 Corinzi 2:14; Salmo 94:11;19
2 Corinzi 3:5.20
Filippesi 2:13.21
Giovanni 15:5.
Del Peccato Originale
Noi crediamo che, per mezzo della disobbedienza di Adamo, il peccato originale si è esteso a tutto il genere umano;1 esso è una corruzione dell'intera natura, ed un vizio ereditario, di cui sono inficiati anche i piccoli infanti nel grembo della loro madre,2 e che produce nell'uomo ogni sorta di peccato, servendogli di radice,3 in cui è così spregevole ed enorme davanti a Dio che è sufficiente per condannare il genere umano,4 e non viene abolito neppure per mezzo del battesimo, o del tutto sradicato, visto che ne escono sempre gli zampilli come da una deplorevole sorgente; sebbene non sia imputato a condanna ai figli di Dio, ma perdonato per la sua grazia e misericordia, non affatto al fine che essi si addormentino, ma affinchè il sentimento di questa corruzione faccia sovente gemere i fedeli, desiderando d’essere liberati dai corpi di questa morte.5
Per questo noi rigettiamo l'errore dei Pelagiani i quali dicono che questo peccato non è altra cosa che un'imitazione.
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Romani 5:12-13; Salmo 51:7; Romani 3:10; Genesi 6:3; Giovanni 3.6; Giobbe 14:4.2
Isaia 48:8; Romani 5:14.3
Galati 5:19; Romani 7:8; Romani 7:10; Romani 7:13; Romani 7:17-18; Romani 7:20; Romani 7:23.4
Efesini 2:3; Efesini 2:5.5
Romani 7:18; Romani 7:24.
Della Predestinazione Divina
Noi crediamo che, essendo tutta la stirpe di Adamo in tal modo precipitata nella perdizione e nella rovina per il peccato del primo uomo, Dio si è dimostrato quale egli è, cioè misericordioso e giusto:1 misericordioso, nel ritirare e salvare da questa perdizione coloro che nel suo consiglio eterno e immutabile egli ha eletto e scelto per sua pura bontà in Gesù Cristo nostro Signore, senza alcun riguardo per le loro opere;2 giusto, nel lasciare gli altri nella loro rovina e caduta in cui essi si sono precipitati.3
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Romani 9:18; Romani 9:22-23; Romani 3:12.2
Romani 9:15-16; Romani 11:32; Efesini 2:8-10; Salmo 100:3; 1 Giovanni 4:10; Deuteronomio 32:8; 1 Samuele 12:22;. Salmo 115:5; Malachia 1:2;. 2 Timoteo 1:9; Romani 8:29; Romani 9:11; Romani 9:21; Romani 11:5-6; Efesini 1:4; Tito 3:4-5; Atti 2:47; Atti 13:48; 2 Timoteo 2:19-20; 1 Pietro 1:2; Giovanni 6:27; Giovanni 15:16; Giovanni 17:9.3
Romani 9:17-18; 2 Timoteo 2:20.
Della Restaurazione del Genere Umano per Mezzo del Figlio di Dio
Noi crediamo che il nostro buon Dio per la sua meravigliosa sapienza e bontà, vedendo che l'uomo si era così precipitato nella morte, tanto corporale che spirituale, e reso interamente miserabile, si è messo lui stesso a cercarlo, allorché l’uomo se ne fuggiva da lui tutto tremante,1 e lo ha consolato, facendogli promessa di donargli il suo Figlio, fatto da donna, per schiacciare la testa del serpente, e renderlo felice.2
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1
Genesi 3:8-9; Genesi 3:19; Isaia 65:1-2.2
Ebrei 2:14; Genesi 22:18; Isaia 7:14; Giovanni 7:42; 2 Timoteo 2:8; Ebrei 7:14; Genesi 3:15.
Dell’Incarnazione del Figlio di Dio
Noi confessiamo dunque che Dio ha adempiuto la promessa che aveva fatto agli antichi Padri, per bocca dei santi Profeti,1 nell’inviare il suo proprio Figlio unigenito ed eterno nel mondo, nel tempo da lui stabilito; il quale ha preso la forma di servitore, fatto a somiglianza degli uomini,2 assumendo realmente una vera natura umana, con tutte le sue infermità (eccetto il peccato),3 essendo concepito nel grembo della beata vergine Maria, per la virtù dello Spirito Santo senza opera d’uomo;4 e non soltanto egli ha assunto la natura umana per quanto riguarda il corpo, ma anche una vera anima umana,5 affinché egli fosse vero uomo: infatti poiché anche l'anima era stata perduta al pari del corpo era necessario che egli le assumesse entrambe per salvarle insieme.
Questo è il motivo per cui noi confessiamo, contro l'eresia degli Anabattisti, i quali negano che Cristo abbia assunto carne umana da sua madre, che Cristo ha partecipato alla stessa carne dei figli,6 che egli è frutto dei lombi di Davide secondo la carne;7 fatto dalla semenza di Davide secondo la carne;8 frutto del ventre della vergine Maria;9 fatto da una donna10 seme di Davide;11 rampollo della radice d’lsai;12 uscito da Giuda;13 disceso dagli Ebrei secondo la carne;14 della semenza di Abramo,15 poiché ha preso il seme di Abramo, ed è stato reso simile ai suoi fratelli, eccetto il peccato;16 cosicché egli è in tal modo veramente nostro Emmanuele, e cioè Dio con noi.17
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1
2
1 Timoteo 2:5; 1 Timoteo 3:16; Filippesi 2:7.3
Ebrei 2:14-15; Ebrei 4:15.4
Luca 1:31; Luca 1 34-35.5
Matteo 26:38; Giovanni 12:27.6
Ebrei 2:14.7
Atti 2:30.8
Salmo 132:11; Romani 1:3.9
Luca 1:42.10
Galati 4:4.11
Geremia 33:15.12
Isaia 11:1.13
Ebrei 7:14.14
Romani 9:5.15
Genesi 22:18; 2 Samuele 7:12; Matteo 1:1; Galati 3:16.16
Ebrei 2:15-17.17
Isaia 7:14; Matteo 1:23.Dell’Unione Ipostatica, o Personale, delle Due Nature in Cristo
Noi crediamo che mediante questa concezione la persona del Figlio è stata unita e congiunta inseparabilmente con la natura umana, in un modo tale che non vi sono affatto due Figli di Dio né due persone, ma due nature unite in una sola persona, ciascuna delle due nature ritenendo le sue proprietà distinte. Così come la natura divina è sempre rimasta increata, senza inizio di giorni né fine di vita,1 riempiente il cielo e la terra, la natura umana non ha perduto le sue proprietà, ma è rimasta creatura, avendo inizio di giorni, essendo d’una natura finita e ritenendo tutto ciò che si addice a un vero corpo.2 E benchè attraverso la sua risurrezione egli le abbia conferito l'immortalità, nondimeno egli non ha per niente cambiato la verità della sua natura umana; dato che la nostra salvezza e risurrezione dipende allo stesso modo dalla verità del suo corpo.3
Ma queste due nature sono a tal punto unite insieme in una persona, che esse non sono state separate neppure dalla sua morte. Ciò che egli sul punto di morire ha raccomandato al Padre suo era un vero spirito umano, che uscì fuori dal suo corpo,4 ma tuttavia la natura divina rimase sempre unita a quella umana, anche quando giaceva nella tomba; e la divinità non cessava di essere in lui, come essa era in lui quando era un piccolo bambino, anche se per un pò di tempo essa non si dimostrò tale. Ecco perché noi confessiamo che egli è vero Dio e vero uomo: vero Dio per vincere la morte per mezzo della sua potenza, e vero uomo, affinchè egli potesse morire per noi secondo l’infermità della sua carne.
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1
Ebrei 7:3.2
1 Corinzi 15:13; 1 Corinzi 15:21; Filippesi 3:21; Matteo 26:11; Atti 1:2; Atti 1:11; Atti 3:21; Luca 24:39; Giovanni 20:25; Giovanni 20:27.3
Luca 23:46; Matteo 27:50.4
Vedasi nota 3.
Del Modo
della Redenzione,
per Mezzo della Dichiarazione della Giustizia e Misericordia di Dio in
Cristo
Noi crediamo che Dio, essendo perfettamente misericordioso e altresì giustissimo, ha inviato il suo Figlio ad assumere la natura nella quale era stata commessa la disobbedienza, per portare, in essa, la punizione del peccato attraverso la sua severissima morte e passione.1 Dio dunque ha dichiarato la sua giustizia verso suo Figlio, lo ha caricato dei nostri peccati,2 e ha riversato la sua bontà e misericordia su di noi, colpevoli e degni di dannazione, donando per noi il suo Figlio alla morte, a motivo di un perfettissimo amore, e risuscitandolo per la nostra giustificazione,3 affinché per mezzo di lui noi avessimo immortalità e vita eterna.
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1
Ebrei 2:14; Romani 8:3; Romani 8:32-33.2
Isaia 53:6; Giovanni 1:29; 1 Giovanni 4:9.3
Romani 4:25.
Della Soddisfazione di Cristo per i Nostri Peccati
Noi crediamo che Gesù Cristo è sommo Sacerdote in eterno, con giuramento, secondo l'ordine di Melchisedec,1 e che si è presentato a nome nostro davanti al Padre suo, per placare la sua ira con piena soddisfazione,2 nell’offrire se stesso sull'altare della croce, e spargendo il suo prezioso sangue per la purificazione dei nostri peccati, come avevano predetto i Profeti: è scritto infatti che il castigo che ci procura la pace è stato posto sul Figlio di Dio, e che noi siamo guariti per le sue piaghe; che egli è stato menato alla morte come un agnello, posto nel rango dei peccatori,3 condannato come malfattore da Ponzio Pilato, nonostante egli lo avesse dichiarato innocente.4 Egli ha dunque pagato ciò che non aveva rubato,5 e ha sofferto, lui giusto per gli ingiusti,6 sia nel suo corpo che nella sua anima, in modo tale che sentendo l'orribile punizione dovuta ai nostri peccati, il suo sudore divenne come gocce di sangue che colavano a terra.7 Egli ha gridato: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?8 e ha sopportato tutto questo per la remissione dei nostri peccati.
Questo è il motivo per cui, a buon diritto, noi diciamo con san Paolo che non conosciamo nient'altro se non Gesù Cristo e Gesù Cristo crocifisso;9 noi stimiamo tutte le cose come spazzatura a paragone con l’eccellenza della conoscenza di nostro Signore Gesù Cristo;10 noi troviamo ogni consolazione nelle sue piaghe, e non abbiamo bisogno di cercare nè inventare alcun altro mezzo per riconciliarci con Dio che questo solo e unico sacrificio una volta compiuto, il quale rende i fedeli perfetti in perpetuo;11 è questa anche la ragione per cui egli è stato chiamato dall'angelo di Dio, Gesù, cioè Salvatore, poiché egli doveva salvare il suo popolo dai loro peccati.12
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Salmo 110:4; Ebrei 5:10.2
Colossesi 1:14; Romani 5:8-9; Colossesi 2:14; Ebrei 2:17; Ebrei 9:14; Romani 3:24; Romani 8:2; Giovanni 15:3; Atti 2:24; Atti 13:28; Giovanni 3:16; 1 Timoteo 2:6.3
Isaia 53:5; Isaia 53:7; Isaia 53:12.4
Luca 23:22; Luca 23:24; Atti 13:28; Salmo 22:16; Giovanni 18:38; Salmo 69:5; Pietro 3:18.5
Salmo 69:5.6
1 Pietro 3:18.7
Luca 22:44.8
Salmo 22:2; Matteo 27:46.9
1 Corinzi 2:2.10
Filippesi 3:8.11
Ebrei 9:25-26; Ebrei 10:14.12
Matteo 1:21; Atti 4:12.
Della Fede Giustificante, e della Giustificazione della Fede
Noi crediamo che per ottenere la vera conoscenza di questo grande mistero, lo Spirito Santo accende nei nostri cuori una vera fede, la quale abbraccia Gesù Cristo con tutti i suoi meriti, e lo fa suo,1 e non cerca più nulla oltre a lui.2 Infatti occorre necessariamente che tutto ciò che è richiesto per la nostra salvezza non sia per niente in Gesù Cristo; o, se tutto è in lui, che colui che ha Gesù Cristo per la fede, abbia l'intera sua salvezza.3 Dire dunque che Cristo non è sufficiente, ma che occorre avere una qualsiasi altra cosa insieme con lui, è una bestemmia troppo enorme contro Dio; ne conseguirebbe infatti che Gesù Cristo non sarebbe che mezzo Salvatore.
Per questo, con giusta causa, noi diciamo con san Paolo, che noi siamo giustificati per la sola fede, o per la fede senza le opere.4 Tuttavia, più specificamente parlando, noi non intendiamo dire che sia la fede stessa a giustificarci, poiché essa non è che lo strumento per il quale noi abbracciamo Cristo nostra giustizia;5 ma Gesù Cristo, imputandoci tutti i suoi meriti e tante sante opere che egli ha fatto per noi e a nome nostro, è nostra giustizia, e la fede è lo strumento che ci tiene con lui nella comunione di tutti i suoi beni, i quali, essendo fatti nostri, ci sono più che sufficienti per assolverci dai nostri peccati.
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Efesini 3:16-17; Salmo 51:13; Efesini 1:17-18; 1 Corinzi 2:12.2
1 Corinzi 2:2; Atti 4:12; Galati 2:21; Geremia 23:6; 1 Corinzi 1:30; Geremia 31:10.3
Matteo 1:21; Romani 3:27; Romani 8:1; Romani 8:33.4
Romani 3:27; Galati 2:6; 1 Pietro 1:4-5; Romani 10:4.5
Geremia 23:6; 1 Corinzi 1:30; 2 Timoteo 1:2; Luca 1:77; Romani 3:24-25; Romani 4:5; Salmo 32:1-2; Filippesi 3:9; Tito 3:5; 2 Timoteo 1:9.
Della Giustizia Nostra con la Quale Stiamo Davanti a Dio
Noi crediamo che la nostra beatitudine stia nella remissione dei nostri peccati a motivo di Gesù Cristo, e che in questo è contenuta la nostra giustizia davanti a Dio, come Davide e san Paolo ci insegnano, dichiarando la beatitudine dell'uomo al quale Dio imputa la giustizia senza le opere.1 E lo stesso Apostolo dice che noi siamo giustificati gratuitamente o per grazia, attraverso la redenzione che è in Gesù Cristo.2
Questo è il motivo per cui noi teniamo questo fondamento sempre fermo, dando tutta la gloria a Dio,3 nell’umiliarci e riconoscerci per quelli che noi siamo, senza nulla presumere di noi stessi nè dei nostri meriti,4 e noi ci appoggiamo e riposiamo nella sola obbedienza di Cristo crocifisso,5 la quale è nostra, quando noi crediamo in lui.6 Essa è sufficiente per coprire tutte le nostre iniquità, e renderci sicuri, allontanando dalla nostra coscienza la paura, l’orrore e lo spavento, per avvicinarci a Dio7 senza fare come il nostro primo padre Adamo, il quale, tremante, si voleva coprire con delle foglie di fico.8 E, di fatto, se ci accadesse che dovessimo comparire davanti a Dio appoggiandoci anche solo un pochino su noi stessi, o su qualche altra creatura, ahimè! saremmo divorati.9 Questo è il motivo per cui ognuno deve dire con Davide: O Signore, non entrare in giudizio con i tuoi servitori, poiché davanti a te nessun vivente sarà giustificato.10
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Luca 1:77; Colossesi 1:14; Salmo 32:1-2; Romani 4:6-7.2
Romani 3:23-24; Atti 4:12.3
Salmo 115:1; 1 Corinzi 4:7; Romani 4:2.4
1 Corinzi 4:7; Romani 4:2; 1 Corinzi 1:29; 1 Corinzi 1:31.5
Romani 5:19.6
Ebrei 11:6-7; Efesini 2:8; 2 Corinzi 5:19; 1 Timoteo 2:6.7
Romani 5:1; Efesini 3:12; 1 Giovanni 2:1.8
Genesi 3:7.9
Isaia 33:14; Deuteronomio 27:26; Giacomo 2:10.10
Salmo 130:3; Matteo 18:23-26; Salmo 143:2; Luca 16:15.Della Santificazione, e delle Buone Opere
Noi crediamo che questa vera fede, essendo generata nell’uomo per mezzo dell'ascolto della Parola di Dio e per l'operazione dello Spirito Santo,1 lo rigenera, e lo fa un uomo nuovo, facendolo vivere di una nuova vita,2 liberandolo dalla servitù del peccato.3 Dunque è un così grande errore che questa fede giustificante raffreddi gli uomini nel vivere bene e santamente4 che, tutto al contrario, senza di essa non farebbero mai nulla per amore di Dio, ma solamente per amore di se stessi, temendo di essere condannati. È dunque impossibile che questa santa fede sia oziosa nell'uomo, dato che noi non parliamo affatto della fede vana,5 ma di quella che la Scrittura chiama fede operante per mezzo della carità,6 la quale induce l'uomo ad esercitarsi nelle opere che Dio ha comandato per mezzo della sua Parola.
Queste opere procedendo dalla buona radice della fede, sono buone e gradite davanti a Dio, perché esse son tutte santificate dalla sua grazia. Tuttavia esse non vengono affatto tenute in conto per giustificarci:7 poiché è per la fede in Cristo che noi siamo giustificati anche prima di fare delle buone opere,8 altrimenti esse non potrebbero essere buone, non più che il frutto di un albero possa essere buono prima che l’albero sia buono.9
Noi facciamo dunque delle buone opere, ma non per meritare (perché che cosa meriteremmo?) ma piuttosto noi siamo debitori a Dio per le opere buone che facciamo, e non Lui nei nostri confronti,10 poiché è lui che mette in noi il volere e l'agire secondo il suo beneplacito,11 secondo quanto è scritto: Quando avrete fatto tutto quello che vi è comandato dite: Noi siamo dei servitori inutili, quello che noi dovevamo fare l’abbiamo fatto.12 Noi non vogliamo affatto negare, tuttavia, che Dio remuneri le buone opere, ma è per sua grazia che egli corona i suoi doni.13
Del resto, sebbene noi facciamo delle buone opere, non vi fondiamo affatto la nostra salvezza:14 poiché non possiamo fare alcuna opera che non sia macchiata dalla nostra carne, e quindi degna di punizione,15 e anche quando noi ne potessimo mostrare una, la memoria d’un solo peccato è sufficiente perché sia rigettata davanti a Dio: in questa maniera saremmo sempre nel dubbio e sballottati qua e là senza alcuna certezza, e le nostre povere coscienze sarebbero sempre tormentate, se esse non si riposassero sul merito della morte e passione del nostro Salvatore.16
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1 Pietro 1:23; Romani 10:17; Giovanni 5:24.2
1 Tessalonicesi 1:5; Romani 8:15; Giovanni 6:29; Colossesi 2:12; Filippesi 1:1; Filippesi 1:29; Efesini 2:8.3
Atti 15:9; Romani 6:4; Romani 6:22; Tito 2:12; Giovanni 8:36.4
Tito 2:12.5
Tito 3:8; Giovanni 15:5; Ebrei 11:6; 1 Timoteo 1:5.6
1 Timoteo 1:5; Galati 5:6; Tito 3:8.7
2 Timoteo 1:9; Romani 9:32; Tito 3:5.8
Romani 4:4; Genesi 4:4.9
Ebrei 11:6; Romani 14:23; Genesi 4:4; Matteo 7:17.10
1 Corinzi 4:7; Isaia 26:12; Galati 3:5; 1 Tessalonicesi 2:13.11
Filippesi 2:13.12
Luca 17:10.13
Matteo 10:42; Matteo 25:34-35; Apocalisse 3:12; Apocalisse 3:21; Romani 2:6; Apocalisse 2:11; 2 Giovanni 8; Romani 11:6.14
Efesini 2:9-10.15
Isaia 64:6.16
Isaia 28:16; Romani 10:11; Abacuc 2:4.Dell’Abrogazione della Legge Cerimoniale,
e della Concordanza tra l’Antico ed il Nuovo Testamento
Noi crediamo che le cerimonie e figure della Legge sono cessate alla venuta di Cristo,1 e tutte le ombre sono completamente terminate, cosicché il loro uso deve essere abolito fra i Cristiani.2 Tuttavia la loro verità e la sostanza dimorano con noi in Gesù Cristo, nel quale esse hanno il loro compimento; pertanto, noi usiamo ancora le testimonianze prese dalla Legge e dai Profeti per confermarci nel Vangelo,3 e anche per regolare la nostra vita in tutta onestà, alla gloria di Dio, secondo la sua volontà.
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1
Romani 10:4.2
Galati 5:2-4; Galati 3:1; Galati 4:10-11; Colossesi 2:16-17.3
2 Pietro 1:19.
Dell’Intercessione di Cristo
Noi crediamo che non abbiamo come accedere a Dio se non attraverso un solo Mediatore ed Avvocato Gesù Cristo, il giusto,1 che per questa causa è stato fatto Uomo, unendo insieme la natura divina ed umana, affinché noi uomini avessimo accesso alla maestà divina: altrimenti non vi avremmo affatto accesso. Ma questo Mediatore che il Padre ci ha donato fra lui e noi, non deve spaventarci con la sua grandezza, per farcene cercare un altro di nostra invenzione:2 non vi è infatti nessuna persona né nel cielo né sulla terra fra le creature, che ci ami più di Gesù Cristo,3 il quale, anche se era in forma di Dio, ha annientato se stesso, prendendo forma di uomo e di servitore per noi, e si è fatto in tutto simile ai suoi fratelli. Se dunque dovessimo trovare un altro intercessore che nutrisse affetto per noi,4 chi troveremmo che ci amasse più di colui che ha dato la sua vita per noi, sebbene noi fossimo suoi nemici?5 E se bisogna trovarne uno che abbia credito e potere, chi è che ne ha quanto colui che è assiso alla destra del Padre, e che ha ogni potere in cielo e sulla terra?6 E chi sarà più esaudito dello stesso benamato Figlio di Dio?
Solo la diffidenza dunque ha introdotto questo costume di disonorare i santi piuttosto che onorarli, facendo ciò che mai essi hanno fatto né domandato, ma che hanno costantemente rifiutato, e secondo il loro dovere, come appare dai loro scritti.7 Non bisogna aggiungere come pretesto qui che noi non siamo degni, poiché qui non si tratta di presentare le nostre preghiere in base alla nostra dignità ma solamente all'eccellenza e dignità di Gesù Cristo,8 la cui giustizia è nostra per mezzo della fede.
Per questo, a buon diritto, l’Apostolo volendoci togliere questo sciocco timore, o piuttosto sfiducia, ci dice che Gesù Cristo è stato fatto in tutto simile ai suoi fratelli, affinchè fosse sommo sacerdote, misericordioso e fedele per purificare i peccati del popolo: infatti proprio perché egli ha sofferto essendo tentato, egli può anche soccorrere coloro che sono tentati.9 E poi inoltre, al fine di donarci maggior coraggio per avvicinarci a lui, egli dice: Avendo noi dunque un sommo sacerdote, Gesù Figlio di Dio, che è entrato nel cielo, manteniamo la confessione: infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa avere compassione delle nostre infermità, ma che è stato tentato proprio come noi in ogni cosa eccetto il peccato; accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia, affinchè otteniamo misericordia, e troviamo grazia per essere aiutati.10 Lo stesso Apostolo dice che noi abbiamo libertà d’entrare nel luogo santo per il sangue di Gesù: accostiamoci dunque, egli dice, in certezza di fede, ecc.11 Ed ancora: Cristo un sacerdozio perpetuo; questo è il motivo per cui egli può salvare a pieno quelli che si accostano a Dio per mezzo di lui, vivendo sempre per intercedere per loro.12
Che cosa occorre di più? dal momento che Cristo stesso pronuncia: Io sono la via, la verità, la vita: nessuno può venire al Padre mio, se non per me.13 A che proposito cercheremmo noi un altro avvocato?14 dal momento che è piaciuto a Dio donarci il suo proprio Figlio per essere nostro Avvocato.15 Non abbandoniamolo per prenderne un altro, o piuttosto per cercare senza mai trovare: poiché quando Dio ce lo ha donato, sapeva bene che noi eravamo peccatori.
Questo è il motivo per cui, secondo il comandamento di Cristo, noi invochiamo il Padre celeste per mezzo di Cristo nostro solo Mediatore, come ci è insegnato mediante la Preghiera del Signore,16 essendo certi che quello che noi domanderemo al Padre nel suo nome l’otterremo.17
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Osea 13:9; Geremia 2:13; Geremia 2:23.3
Giovanni 10:11; 1 Giovanni 4:10; Romani 5:8; Efesini 3:19; Giovanni 15:13:.4
Filippesi 2:7.5
Romani 5:8.6
Marco 16:19; Colossesi 3:1; Romani 8:33; Matteo 11:27; Matteo 28:18.7
Atti 10:26; Atti 14:15.8
Daniele 9:17-18; Giovanni 16:23; Efesini 3:12; Atti 4:12; 1 Corinzi 1:31; Efesini 2:18.9
Ebrei 2:17-18.10
Ebrei 4:14-16.11
Ebrei 10:19; Ebrei 10:22.12
Ebrei 7:24-25.13
Giovanni 14:6.14
Salmo 44:21.15
1 Timoteo 2:5; 1 Giovanni 2:1; Romani 8:33.16
Luca 11:2.17
Giovanni 4:17; Giovanni 16:23; Giovanni 14:13.Della Chiesa Cattolica
Noi crediamo e confessiamo una sola Chiesa cattolica o universale,1 la quale è una santa congregazione ed assemblea dei veri fedeli Cristiani, che attendono tutta la loro salvezza in Gesù Cristo, essendo lavati mediante il suo sangue, e santificati e sigillati mediante lo Spirito Santo.
Questa Chiesa è esistita dall'inizio del mondo, ed esisterà anche fino alla fine,2 come appare dal fatto che Cristo è Re eterno, che non può essere senza sudditi.3 E questa santa Chiesa è conservata da Dio contro la rabbia del mondo intero,4 sebbene per qualche tempo ella sia molto piccola in apparenza, agli occhi degli uomini, e come estinta,5 come il Signore durante un periodo così pericoloso come è stato quello di Achab, si è riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.6
Così questa santa Chiesa non è situata, attaccata, o limitata in un certo luogo, o a certe personalità; ma ella è diffusa e dispersa per tutto il mondo, essendo tuttavia collegata e unita di cuore e di volontà,7 in un medesimo spirito per la virtù della fede.8
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Isaia 2:2; Salmo 46:5; Salmo 102:14; Geremia 31:36.2
Matteo 28:20; 2 Samuele 7:16.3
Luca 1:32-33; Salmo 89:37-38; Salmo 110:2-4.4
Matteo 16:18; Giovanni 16:33; Genesi 22:17; 2 Timoteo 2:19.5
Luca 12:32; Isaia 1:9; Apocalisse 12:6; Apocalisse 12:14; 17:21; Matteo 16:18.6
Romani 12:14; Romani 11:2; Romani 11:4; 1 Re 19:18; Isaia 1:9; Romani 9:29.7
Atti 4:32.8
Efesini 4:3-4.
Della Comunione dei Santi con la Vera Chiesa
Noi crediamo che poiché questa santa assemblea e congregazione è l'assemblea dei salvati, e che non vi è salvezza al di fuori di essa,1 che nessuno, di qualsiasi stato e qualità egli sia, debba ritirarsi in disparte per accontentarsi della sua persona,2 ma che tutti insieme debbano raggiungerla e unirsi ad essa, mantenendo l'unità della Chiesa,3 e sottomettendosi alla sua istruzione e disciplina, piegando il collo sotto il giogo di Gesù Cristo,4 e servendo all'edificazione dei fratelli, secondo i doni che Dio ha posto in loro, come membra comuni di un medesimo corpo.5
E, perché ciò possa essere meglio salvaguardato, è dovere di tutti i fedeli, secondo la Parola di Dio, di separarsi da coloro che non appartengono affatto alla Chiesa6 per raggiungere questa assemblea, in qualsiasi luogo Dio l'abbia posta,7 anche nel caso in cui i magistrati, e gli editti dei Principi fossero contrari, e ne dipendesse la morte e la punizione corporale.8 Così tutti coloro che se ne separano, o non la raggiungono, contrariano l’ordinanza di Dio.
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1 Pietro 3:20; Gioele 2:32.2
Atti 2:40; Isaia 52:11.3
Salmo 22:23; Efesini 4:3; Efesini 4:12; Ebrei 2:12.4
Salmo 2:10-12; Matteo 11:29.5
Efesini 4:12; Efesini 4:16; 1 Corinzi 12:12.6
Atti 2:40; Isaia 52:11; 2 Corinzi 6:17; Apocalisse 18:4.7
Matteo 12:30; Matteo 24:28; Isaia 49:22; Apocalisse 17:14.8
Daniele 3:17-18; Daniele 6:8-10; Apocalisse; Atti 4:17; Atti 4:19; Atti 17:7; Atti 18:3.
Dei Distintivi della Vera Chiesa
Noi crediamo che bisogna diligentemente discernere, e con grande prudenza mediante la Parola di Dio, quale è la vera Chiesa, dal momento che tutte le sètte che sono al giorno d’oggi nel mondo si fregiano del nome di Chiesa. Noi qui non parliamo della compagnia degli ipocriti che sono frammisti ai buoni nella Chiesa, e tuttavia non lo sono affatto, sebbene vi siano presenti in quanto al corpo;1 ma diciamo di distinguere il corpo e la comunione della vera Chiesa da tutte le altre sètte che dicono di essere la Chiesa. I distintivi per conoscere la vera Chiesa sono questi: Se la Chiesa pratica la pura predicazione del Vangelo;2 se essa pratica la pura amministrazione dei sacramenti, come Cristo li ha ordinati;3 se la disciplina ecclesiastica è praticata per correggere i vizi.4 In breve, se ci si regola secondo la pura Parola di Dio, rigettando tutte le cose contrarie ad essa,5 avendo Gesù Cristo come il solo capo.6 In base a questo si può essere sicuri di conoscere la vera Chiesa, ed è il dovere di ognuno di non esserne separato.
E quanto a coloro che sono della Chiesa, li si può conoscere attraverso i distintivi dei cristiani; e cioè per la fede,7 e quando, avendo ricevuto un solo salvatore Gesù Cristo,8 essi fuggono il peccato e seguono la giustizia,9 amando il vero Dio e il loro prossimo, senza rivolgersi né a destra o a sinistra, crocifiggendo la loro carne con le sue opere;10 non che tuttavia non vi sia una grande infermità in loro, ma essi combattono contro di essa per lo Spirito, tutti i giorni della loro vita,11 facendo continuamente ricorso al sangue, alla morte, passione e obbedienza del Signore Gesù, mediante il quale essi hanno remissione dei loro peccati nella fede in lui.12
Quanto alla falsa Chiesa, essa attribuisce a se stessa e alle sue ordinanze più autorità che alla Parola di Dio.13 Essa non vuole assoggettarsi al giogo di Cristo.14 Essa non amministra affatto i sacramenti secondo quanto Cristo ha ordinato per mezzo della sua Parola; ma vi aggiunge e toglie a suo piacimento; essa si fonda sugli uomini più che su Gesù Cristo; essa perseguita coloro che vivono santamente secondo la parola di Dio,15 e la riprendono per i suoi vizi, per le sue avarizie, per le sue idolatrie.16
Queste due Chiese sono facili da conoscere e distinguere l'una dall'altra.
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1
Matteo 13:22; 2 Timoteo 2:18-20; Romani 9:6.2
Giovanni 10:27; Efesini 2:20; Atti 17:11-12; Colossesi 1:23; Giovanni 8:47.3
Matteo 28:19; Luca 22:19; 1 Corinzi 11:23.4
Matteo 18:15-18; 2 Tessalonicesi 3:14-15.5
Matteo 28:2; Galati 1:6-8.6
Efesini 1:22-23; Giovanni 10:4-5; Giovanni 10:14.7
Efesini 1:13; Giovanni 17:20.8
1 Giovanni 4:2.9
1 Giovanni 3:8-10.10
Romani 6:2; Galati 5:24.11
Romani 7:6; Romani 7:17; Galati 5:17.12
Colossesi 1:14.13
Colossesi 2:18-19.14
Salmo 2:3.15
Apocalisse 12:4; Giovanni 16:2.16
Apocalisse 17:3-4; Apocalisse 17:6.Del Governo della Chiesa
Noi crediamo che questa vera Chiesa deve essere governata secondo la polizia spirituale che nostro Signore ci ha insegnato con la sua Parola: cioè che vi siano dei Ministri o Pastori per predicare la Parola di Dio ed amministrare i sacramenti;1 che vi siano anche dei Sorveglianti e dei Diaconi, per essere con i Pastori come il senato della Chiesa,2 e con questo mezzo conservare la vera religione, e far sì che la vera dottrina abbia il suo corso, e così che gli uomini viziosi siano corretti spiritualmente, e tenuti a freno;3 affinché in questo modo i poveri e tutti gli afflitti siano soccorsi e consolati, a seconda del loro bisogno. In questo modo ogni cosa andrà bene e secondo buon ordine nella Chiesa, quando queste persone saranno scelte fedeli e secondo la regola data da san Paolo a Timoteo.4
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1
Efesini 4:11; 1 Corinzi 4:1-2; 2 Corinzi 5:20; Giovanni 20:23; Atti 26:17-18; Luca 10:16.2
Atti 6:3; Atti 14:23.3
Matteo 18:17; 1 Corinzi 5:4-5.4
1 Timoteo 3:1; Tito 1:5.
Della Vocazione dei Ministri della Chiesa
Noi crediamo che i Ministri della Parola di Dio,1 gli Anziani, e i Diaconi,2 devono essere eletti nei loro uffici mediante elezione legittima della Chiesa, con l'invocazione del nome di Dio, con ordine, come la Parola di Dio insegna. Ciascuno dunque deve fare ben attenzione a non ingerirsi con mezzi illeciti, ma deve attendere il tempo in cui sia chiamato da Dio,3 affinchè abbia la testimonianza della sua vocazione, per essere certo ed assicurato che essa è dal Signore.
E quanto ai Ministri della Parola, in qualsiasi luogo essi siano, essi hanno un medesimo potere ed autorità, essendo tutti Ministri di Gesù Cristo,4 solo Vescovo universale e solo Capo della Chiesa.5 Inoltre, affinché la santa ordinanza di Dio non possa essere violata o venir disprezzata, noi diciamo che ciascuno deve avere i Ministri della Parola e gli Anziani della Chiesa in una singolare stima, per l'opera che essi fanno, ed essere in pace con loro, senza mormorii, dibattiti, o contese,6 per quanto è possibile.
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1
1 Timoteo 5:2.2
Atti 6:3.3
Geremia 23:21; Ebrei 5:4; Atti 1:23; Atti 13:2.4
1 Corinzi 4:1; 1 Corinzi 3:9; 2 Corinzi 5:20; Atti 26:16-17.5
1 Pietro 2:25; 1 Pietro 5:4; Isaia 61:1; Efesini 1:22; Colossesi 1:18.6
1 Tessalonicesi 5:12-13; 1 Timoteo 5:17; Ebrei 13:17.Della Potestà della Chiesa:
nell’Istituire Leggi Ecclesiastiche e nell’Amministrare la Disciplina
Noi crediamo, quindi, che sebbene sia utile e buono per i governatori della Chiesa di stabilire e disporre un certo ordine fra di loro, per la conservazione del corpo della Chiesa, essi devono tuttavia fare ben attenzione a non discostarsi da ciò che Cristo nostro solo Maestro ci ha ordinato.1 Questo è il motivo per cui noi rigettiamo tutte le invenzioni umane, e tutte le leggi che si vorrebbero introdurre per servire Dio, e con esse legare e stringere le coscienze in qualsiasi modo concepibile.2 Noi riceviamo, dunque, solamente ciò che è proprio per preservare e alimentare concordia ed unione, ed a conservare tutto nell'obbedienza di Dio: a questo scopo è richiesta la scomunica fatta secondo la Parola di Dio con tutto ciò che ne dipende.3
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1
2
1 Corinzi 7:23; Matteo 15:9; Isaia 29:13; Galati 5:1; Romani 16:17-18.3
Matteo 18:17; 1 Corinzi 5:5; 1 Timoteo 1:20.
Dei Sacramenti
Noi crediamo che il nostro buon Dio, avendo riguardo della nostra durezza ed infermità, ci ha ordinato dei Sacramenti, per suggellare in noi le sue promesse,1 e per esserci pegni della buona volontà e grazia di Dio verso di noi, e anche per nutrire e sostenere la nostra fede; egli li ha aggiunti alla parola del Vangelo, per meglio rappresentare ai nostri sensi esteriori tanto quello che egli ci dà ad intendere per mezzo della sua Parola, che ciò che opera interiormente nei nostri cuori, nel ratificare in noi la salvezza che ci comunica. Infatti questi sono segni e sigilli visibili della realtà interiore ed invisibile, mediante i quali Dio opera in noi per la virtù dello Spirito Santo. I segni dunque non sono affatto vani e vuoti, per ingannarci e deluderci, perché essi hanno Gesù Cristo per loro verità, senza il quale essi non sarebbero nulla.2
Inoltre, noi ci accontentiamo del numero dei sacramenti che Cristo nostro Maestro ci ha ordinato: essi sono due soltanto, cioè il sacramento del Battesimo e della Santa Cena di Gesù Cristo.3
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1
Romani 4:11; Genesi 9:13; Genesi 17:11.2
Colossesi 2:11; Colossesi 2:17; 1 Corinzi 5:7.3
Matteo 26:36; Matteo 28:19.
Del Battesimo
Noi crediamo e confessiamo che Gesù Cristo, che è il fine della Legge,1 mediante lo spargimento del suo sangue ha posto fine ad ogni altra effusione di sangue che si potrebbe o vorrebbe fare come propiziazione, o soddisfazione dei peccati, ed avendo abolito la circoncisione che si faceva con il sangue, ha ordinato in luogo d’essa il sacramento del Battesimo,2 mediante il quale noi siamo ricevuti nella Chiesa di Dio, e separati da tutti gli altri popoli e da tutte le altre religioni estranee, per essere interamente consacrati a lui, portando il suo distintivo e la sua insegna; e ci serve di testimonianza che egli ci sarà Dio per sempre, essendoci Padre propizio.
Egli ha dunque comandato di battezzare tutti coloro che sono suoi, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, con acqua pura,3 significandoci con questo che come l'acqua lava la lordura del corpo quando essa è versata su noi, la quale in questo modo si vede sul corpo del battezzato, e lo bagna, così il sangue di Cristo mediante lo Spirito Santo, fa lo stesso interiormente nell'anima, bagnandola e nettandola dai suoi peccati e rigenerandoci da figli d'ira in figli di Dio;4 non che l'acqua materiale faccia questo, ma è l'aspersione del prezioso sangue del Figlio di Dio,5 il quale è il nostro Mar Rosso, attraverso la quale ci fa passare per sfuggire alla tirannia del Faraone, che è il diavolo, ed entrare nella terra spirituale di Canaan.
Così i Ministri ci danno, da parte loro, il Sacramento e ciò che è visibile,6 ma nostro Signore ci dà ciò che è significato per mezzo del Sacramento, cioè i doni e le grazie invisibili, lavando, purificando, e nettando le nostre anime, da ogni lordura ed iniquità,7 rinnovando i nostri cuori e riempiendoli di ogni consolazione, donandoci vera assicurazione della sua bontà paterna, rivestendoci del nuovo uomo e spogliandoci del vecchio uomo con tutte le sue opere.8
Per questo motivo, noi crediamo che chiunque desidera fermamente di pervenire alla vita eterna deve essere una volta battezzato d’un solo battesimo, senza mai ripeterlo;9 infatti non possiamo nascere due volte. E tuttavia questo battesimo non giova solamente quando l’acqua è su noi, e noi la riceviamo, ma giova tutto il tempo della nostra vita.10
Al riguardo detestiamo l'errore degli Anabattisti, che non si accontentano d’un solo battesimo una volta ricevuto, ed inoltre condannano il battesimo dei piccoli bambini dei fedeli, i quali noi crediamo debbano essere battezzati e sigillati del segno dell'alleanza,11 come i piccoli bambini erano circoncisi in Israele,12 in base alle stesse promesse che sono fatte ai nostri figli. E quindi in verità Cristo ha sparso il suo sangue non meno per lavare i piccoli bambini dei fedeli, che per gli adulti;13 questo è il motivo per cui essi devono ricevere il segno e il sacramento di ciò che Cristo ha fatto per loro, come nella legge il Signore comandava che si comunicasse loro il sacramento della morte e passione di Cristo, quando essi erano appena nati, nell’offrire per loro un agnello che era il sacramento di Gesù Cristo.14 Ed inoltre ciò che faceva la circoncisione per il popolo ebraico, il Battesimo lo fa nei riguardi dei nostri bambini: questa è la ragione per cui Paolo chiama il Battesimo la Circoncisione di Cristo.15
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1
Romani 10:4.2
Colossesi 2:11; 1 Pietro 3:21; 1 Corinzi 10:2.3
Matteo 28:19.4
1 Corinzi 6:11; Tito 3:5; Ebrei 9:14; 1 Giovanni 1:7; Apocalisse 1:6.5
Giovanni 19:34.6
Matteo 3:11; 1 Corinzi 3:5.7
Efesini 5:26; Atti 22:16; 1 Pietro 3:21.8
Galati 3:27; 1 Corinzi 12:13; Efesini 4:22-24.9
Marco 16:16; Matteo 28:19; Efesini 4:5; Ebrei 6:2.10
Atti 2:38; Atti 8:16.11
Matteo 19:14; 1 Corinzi 7:14.12
Genesi 17:11.13
Colossesi 2:11-12.14
Giovanni 1:29; Levitico 12:6.15
Colossesi 2:11.
Della Cena del Signore
Noi crediamo e confessiamo che il nostro Signore Gesù Cristo ha ordinato e istituito il sacramento della santa Cena,1 per nutrire e sostentare coloro che egli ha già rigenerato e innestato nella sua famiglia, che è la sua Chiesa.
Ora coloro che sono rigenerati hanno in loro due vite:2 l'una corporale e temporale, la quale essi hanno avuto dalla loro prima nascita, ed è comune a tutti; l'altra è spirituale e celeste,3 la quale è donata nella seconda nascita, operata per la parola del Vangelo,4 nella comunione del corpo di Cristo, e questa vita non è comune che agli eletti di Dio.5 Così Dio ci ha donato per il sostentamento della vita corporale e terrena un pane terreno e materiale, adatto a questo scopo, che è comune a tutti, come pure la vita; ma per sostentare la vita spirituale e celeste che si trova nei fedeli, egli ha inviato loro un pane vivente che è disceso dal ciclo, cioè Gesù Cristo,6 il quale nutre e sostenta la vita spirituale dei fedeli, essendo mangiato, cioè applicato e ricevuto per la fede nello spirito.7
Per rappresentarci questo pane spirituale e celeste, Cristo ha ordinato un pane terreno e visibile che è sacramento del suo corpo, ed il vino per sacramento del suo sangue,8 per certificarci che tanto realmente quanto noi prendiamo e teniamo il sacramento nelle nostre mani, e lo mangiamo e beviamo nelle nostre bocche, dal quale la nostra vita è poco dopo alimentata, altrettanto realmente per la fede (che è la mano e la bocca della nostra anima) noi riceviamo il vero corpo e il vero sangue di Cristo, nostro solo Salvatore, nelle nostre anime, per la nostra vita spirituale.9
Ora una cosa sicura è questa: che Gesù Cristo non ci ha raccomandato i suoi sacramenti invano; pertanto egli opera in noi tutto ciò che ci rappresenta mediante questi segni sacri, sebbene la maniera oltrepassi il nostro intendimento, e ci sia incomprensibile, come segreta e incomprensibile è l'operazione dello Spirito Santo. Quindi non ci inganniamo nel dire che ciò che è mangiato è il corpo proprio e naturale di Cristo, e che è il suo proprio sangue ciò che beviamo;10 ma la maniera in cui lo mangiamo non è la bocca ma lo spirito per mezzo della fede. Così Gesù Cristo resta sempre assiso alla destra di Dio suo Padre nel cielo,11 e non cessa per questo dal comunicarsi a noi per mezzo della fede. Questo banchetto è una tavola spirituale nella quale Cristo si comunica a noi con tutti i suoi beni, e ci fa gioire in essa, tanto di lui stesso che del merito della sua morte e passione,12 nutrendo, fortificando e consolando la nostra povera anima desolata, mediante la manducazione della sua carne, e sollevandola e ricreandola mediante la bevanda del suo sangue.13
Inoltre, benché i sacramenti siano congiunti alla realtà significata, essi non sono tuttavia ricevuti da tutti con queste due cose: il malvagio riceve sì il sacramento a sua condanna,14 ma non riceve la verità del sacramento; come Giuda e Simone il mago ricevono sì tutti e due il sacramento, ma non Cristo, che ivi è significato, cosa questa che è comunicata solamente ai fedeli.
Infine, noi riceviamo questo santo sacramento nell'assemblea del popolo di Dio con umiltà e riverenza,15 facendo fra noi una santa memoria della morte di Cristo nostro Salvatore con azione di grazie, e facendovi confessione della nostra fede e religione Cristiana. Questo è il motivo per cui nessuno che non abbia bene esaminato se stesso si deve presentare, per timore che nel mangiare di questo pane, e bevendo di questo calice, egli non mangi e beva il suo giudizio.16 In breve, attraverso l'uso di questo santo sacramento noi siamo mossi a un ardente amore verso Dio ed il nostro prossimo.
In questo noi rigettiamo tutte le zizzanie e le dannabili invenzioni che gli uomini hanno aggiunto e mescolato ai sacramenti, come profanazioni, e diciamo che ci si deve accontentare dell'ordine che Cristo e i suoi Apostoli ci hanno insegnato, e parlare come essi hanno parlato.
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1
Matteo 26:26; Marco 14:22; Luca 22:19; 1 Corinzi 11:23-24.2
Giovanni 3:6.3
Giovanni 3:5.4
Giovanni 5:23; Giovanni 5:25.5
1 Giovanni 5:12; Giovanni 10:28.6
Giovanni 6:22-23; Giovanni 6:51.7
Giovanni 6:63.8
Marco 6:26.9
1 Corinzi 10:16-17; Efesini 3:17; Giovanni 6:35.10
Giovanni 6:55-56; 1 Corinzi 10:16.11
Atti 3:21; Marco 16:19; Matteo 26:11.12
Matteo 26:26 (e a seguire); Luca 22:19-20; 1 Corinzi 10:2-4.13
Isaia 55:2; Romani 8:22-23.14
1 Corinzi 11:29; 2 Corinzi 6:14-15; 1 Corinzi 2:14.15
Atti 2:42; Atti 20:7.16
1 Corinzi 11:27-28.
Del Magistrato
Noi crediamo che il nostro buon Dio, a causa della depravazione del genere umano, ha ordinato dei Re, Principi, e Magistrati;1 volendo che il mondo sia governato per mezzo di leggi e polizie, acciocché gli eccessi degli uomini siano repressi, e che tutto si faccia con buon ordine tra gli uomini. Per questo fine egli ha posto la spada nelle mani del Magistrato per punire i malvagi, e preservare le persone dabbene.
Il loro ufficio non è solo quello di fare attenzione e vigilare sulla pubblica sicurezza, ma anche quello di preservare il sacro ministero, per togliere e reprimere ogni idolatria e falso servizio di Dio,*2 per distruggere il regno dell'anticristo ed avanzare il regno di Gesù Cristo, far predicare la parola del Vangelo dappertutto, affinchè Dio sia onorato e servito da ciascuno, come egli richiede mediante la sua Parola.
Inoltre ognuno, di qualsiasi qualità, condizione, o stato, egli sia, deve essere sottomesso ai Magistrati,3 e pagare i tributi;4 li deve avere in onore e riverenza, ed obbedire loro in tutto ciò che non è contrario alla Parola di Dio,5 pregando per loro nelle loro orazioni, affinché il Signore voglia dirigerli in tutte le loro vie, e noi conduciamo una vita pacifica e tranquilla in tutta pietà e onestà.6
E riguardo a questo noi detestiamo l’errore degli Anabattisti e degli altri rivoltosi, e in generale di tutti coloro che vogliono rifiutare le autorità e i Magistrati, e sovvertire la giustizia,7 stabilendo comunione di beni, e confondendo l'onestà che Dio ha posto tra gli uomini.8
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*Questa frase, riguardante l’ufficio del magistrato in relazione alla chiesa, è basata sul principio della chiesa nazionale di Stato, che fu applicato per la prima volta da Costantino e successivamente anche in molti paesi Protestanti. La storia, tuttavia, non supporta il principio della dominazione dello stato sulla chiesa, ma piuttosto la separazione di chiesa e stato. Inoltre, è contrario alla nuova dispensazione che l’autorità sia attribuita allo stato arbitrariamente per riformare la chiesa, e negare alla chiesa il diritto di condurre i propri affari indipendentemente, come un ambito distinto a fianco dello stato. Il Nuovo Testamento non rende la chiesa Cristiana soggetta all’autorità dello stato, così che sia governata ed estesa per mezzo di misure politiche, ma al nostro Signore soltanto, come un ambito a fianco dello e completamente indipendente dallo stato, così che possa essere governata ed edificata dai suoi ufficiali, e soltanto con armi spirituali. Praticamente tutte le chiese Riformate hanno ripudiato l’idea di una chiesa di nazionale Stato, e stanno patrocinando l’autonomia delle chiese e la libertà personale di coscienza in materie pertinenti al servizio di Dio.
"La Chiesa Cristiana Riformata in America, essendo in pieno accordo con questa veduta, si sente costretta a dichiarare che non concepisce l’ufficio del magistrato in questo senso, così che sia tenuto a dover esercitare anche autorità politica nella sfera della religione, stabilendo e sostenendo una Chiesa di Stato, avanzando e supportando la stessa come la sola vera Chiesa, e ad opporre, perseguitare e distruggere con la spada tutte le altre chiese come false religioni; e si sente anche costretta a dichiarare di sostenere positivamente che, all’interno della sua propria sfera secolare, la magistratura ha un dovere divino verso la prima come la seconda tavola della Legge; ed inoltre che sia Stato che Chiesa come istituzioni di Dio e di Cristo hanno mutui diritti e doveri stabiliti per loro dall’alto, e quindi hanno un obbligo reciproco molto sacro da adempiere attraverso lo Spirito Santo, che procede dal Padre e dal Figlio. Esse non possono, tuttavia, sconfinare l’uno nel territorio dell’altra. La Chiesa ha diritti di sovranità nella sua propria sfera come anche lo Stato" (Acta Synod 1910).
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1
Esodo 18:20 (e a seguire); Romani 13:1; Proverbi 8:15; Geremia 21:12; Geremia 22:2-3; Salmo 82:1; Salmo 82:6; Salmo 101:2; Deuteronomio 1:15-16; Deuteronomio 16:18; Deuteronomio 17:15; Daniele 2:21; Daniele 2:37; Daniele 5:18.2
Isaia 49:23; Isaia 49:25; 1 Re 15:12; 2 Re 23:2-4.3
Tito 3:1; Romani 13:1.4
Marco 12:17; Matteo 17:24.5
Atti 4:17-19; Atti 5:29; Osea 5:11.6
Geremia 29:7; 1 Timoteo 1:1-2.7
2 Pietro 2:10.8
Giuda 8; Giuda 10.
Del Giudizio Finale, la Risurrezione della Carne, e la Vita Eterna
Infine noi crediamo, secondo la Parola di Dio, che quando il tempo ordinato dal Signore sarà venuto (il quale è sconosciuto a tutte le creature),1 ed il numero degli Eletti sarà completo, nostro Signore Gesù Cristo verrà dal Cielo corporalmente e visibilmente, così come vi è asceso,2 con grande gloria e maestà, per dichiararsi essere il giudice dei vivi e dei morti,3 mettendo a fuoco e fiamme questo vecchio mondo per purificarlo.4
E allora compariranno personalmente davanti a questo grande giudice tutte le creature umane, tanto uomini, che donne e bambini, che saranno esistiti dall'inizio del mondo fino alla fine,5 essendovi convocati mediante la voce dell’ arcangelo ed il suono della tromba divina;6 infatti tutti coloro che saranno morti prima di quel momento risorgeranno dalla terra, lo spirito essendo congiunto ed unito col suo proprio corpo nel quale era vissuto.7 E quanto a coloro che vivranno allora, essi non moriranno affatto come gli altri, ma saranno cambiati, in un batter d'occhio, dalla corruzione all'incorruzione.8 Allora i libri saranno aperti (sarebbe a dire le coscienze) e i morti saranno giudicati secondo le cose che avranno fatto in questo mondo, sia bene sia male;9 stesso gli uomini renderanno conto di tutte le parole oziose che avranno pronunciato, che il mondo non stima che giochi e passatempi:10 e allora le azioni e i pensieri segreti e le ipocrisie degli uomini saranno svelati pubblicamente davanti a tutti.11
Questo è il motivo per cui, a buon diritto, il ricordo di questo giudizio è orribile e spaventoso per i cattivi e i malvagi,12 e assai desiderabile e di grande consolazione per i buoni e gli eletti, poiché allora sarà compiuta la loro redenzione totale, e sarà allora che essi riceveranno i frutti delle fatiche e dei travagli che avranno sostenuto:13 la loro innocenza sarà apertamente conosciuta da tutti, ed essi vedranno la terribile vendetta che Dio farà dei malvagi14 che li avranno tiranneggiati, afflitti e tormentati in questo mondo,15 i quali saranno convinti per la testimonianza delle loro stesse coscienze16 e saranno resi immortali in modo tale da poter essere tormentati nel fuoco eterno,17 che è preparato per il diavolo e per i suoi angeli.18
Ed al contrario i fedeli ed eletti saranno coronati di gloria e d’onore;19 il Figlio di Dio confesserà il loro nome davanti a Dio suo Padre e ai suoi santi Angeli eletti;20 ogni lacrima sarà asciugata dai loro occhi;21 la loro causa, al presente condannata da parecchi Giudici e Magistrati come eretica e malvagia, sarà riconosciuta essere la causa del Figlio di Dio;22 e come ricompensa gratuita il Signore farà possedere loro una gloria tale che nessun cuore d’uomo potrebbe pensarvi.23
Questo è il motivo per cui noi attendiamo questo grande Giorno con desiderio, per gioire a pieno delle promesse di Dio in Cristo Gesù nostro Signore.24
Sì, vieni, Signor Gesù!25
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1
Matteo 24:36; Matteo 25:13; 1 Tessalonicesi 5:1-2; Apocalisse 6:11; Atti 1:7; 2 Pietro 3:10.2
Atti 1:11.3
2 Tessalonicesi 1:7-8; Atti 17:31; Matteo 24:30;Matteo 25:31; Giuda 15; 1 Pietro 4:5; 2 Timoteo 4:1.4
2 Pietro 3:7; 2 Pietro 3:10; 2 Tessalonicesi 1:8.5
Apocalisse 20:12-13; Atti 17:31; Ebrei 6:2; Ebrei 9:27; 2 Corinzi 5:10; Romani 14:10.6
1 Corinzi 15:42; Apocalisse 20:12-13; 1 Tessalonicesi 4:16.7
Giovanni 5:28-29; Giovanni 6:54; Daniele 12:2; Giobbe 19:26-27.8
1 Corinzi 15:51-53.9
Apocalisse 20:12-13; 1 Corinzi 4:5; Romani 14:11-12; Giobbe 34:11; Giovanni 5:24; Daniele 12:2; Salmo 62:12; Matteo 11:22; Matteo 23:33; Giovanni 5:29; Romani 2:5-6; 2 Corinzi 5:10; Ebrei 6:2.10
Romani 2:5; Giuda 15; Matteo 12:36.11
1 Corinzi 4:5; Romani 2:1-2; Romani 2:16; Matteo 7:1-2..12
Rivelazione 6:15-16; Ebrei 10:27.13
Luca 21:28; 1 Giovanni 3:2; 1 Giovanni 4:17; Apocalisse 14:7; 2 Tessalonicesi 1:5-7; Luca 14:14.14
Daniele 7:26.15
Matteo 25:46;. 2 Tessalonicesi 1:6-8; Malachia 4:3.16
Romani 2:15.17
Apocalisse 21:8; 2 Pietro 2:9.18
Malachia 4:1; Matteo 25:41.19
Matteo 25:34; Matteo 13:43.20
Matteo 10:32.21
Isaia 25:8; Apocalisse 21:4.22
Isaia 66:5.23
Isaia 64:4; 1 Corinzi 2:9.24
Ebrei 10:36-38.25
Apocalisse 22:20.