Covenant Protestant Reformed Church
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Gesù il Nostro Salvatore

 

Sermone dal Catechismo di Heidelberg predicato dal rev. Angus Stewart, nella Covenant Protestant Reformed Church di Ballymena, il Giorno del Signore 18 Dicembre 2005.

LETTURA:

Atti 4 verso 12 dice:

E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati.

Il Giorno del Signore 11 ha da dire quanto segue sul nome "Gesù:"

D. 29 Perché il Figlio di Dio viene chiamato Gesù, cioè Salvatore? R. Perché ci salva dai nostri peccati, e perché da nessun altro si deve cercare o trovare alcuna salvezza.

D. 30 Credono dunque nell'unico Salvatore Gesù anche coloro che cercano salvezza e redenzione presso i santi, o in sé stessi, o altrove? R. No; anzi, essi rinnegano con i fatti l'unico Salvatore e Redentore Gesù, anche se si gloriano di Lui. Perché o Gesù non può essere un perfetto Redentore, oppure coloro che ricevono questo Redentore con vera fede debbono avere in Lui tutto ciò che è necessario alla loro salvezza.

 

SERMONE:

I Giorni del Signore che vanno dal 9 al 22 contengono un trattamento del Credo degli Apostoli. Questo credo è strutturato secondo un modello trinitario: i Giorni del Signore 9-10, che abbiamo considerato le ultime due settimane, parlano di Dio Padre e la creazione; i Giorni del Signore 11-19 parlano di Dio Figlio e la nostra redenzione; i Giorni del Signore 20-22 trattano Dio lo Spirito Santo e la nostra santificazione.

Quest’oggi iniziamo il trattamento di Dio il Figlio. La sezione riguardante Dio Figlio è divisa in tre parti, ognuna composta di tre Giorni del Signore. I Giorni del Signore 11-13 trattano dei nomi di Cristo. I Giorni 14-16 di Cristo nel Suo stato di umiliazione. I Giorni 17-19 di Cristo e la Sua esaltazione. Il Giorno del Signore presente ricade nella divisione che tratta i nomi di Cristo. Questi tre Giorni, ovvero 11-13, trattano specificamente quattro nomi: Gesù (11), Cristo (12), Unigenito Figlio di Dio e Signore (13). Oggi daremo uno sguardo al primo di questi nomi: perché il Figlio di Dio viene chiamato Gesù? Il nostro Catechismo non cerca di dimostrare che Gesù è il Figlio di Dio, ma lo assume, procedendo in base alla fede che crede la rivelazione di Dio nella Scrittura. Dio dice che Egli è Suo Figlio e Che è chiamato Gesù. Perché? Consideriamo quindi:

 

Gesù il Nostro Salvatore

Il Nostro Salvatore dal Peccato

Il Nostro Completo Salvatore

Il Nostro Solo Salvatore

Il nome "Gesù" rivela il Figlio di Dio come Salvatore. La parola greca tradotta "Gesù" è una traslitterazione della parola ebraica "Jehovah Salvatore," o "Jehovah Salvezza." Questo fu affermato dall’angelo in Matteo 1:21: "… gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati." Gesù è la Rivelazione di Jehovah, e non di alcun altro dio. E Gesù è la Rivelazione di Jehovah Che viene a salvarci! La parola "nome" è molto significativa nella Bibbia. Per noi un nome è più o meno un etichetta, chiamiamo alcune cose con dei nomi, come per esempio "muro," in modo che sappiamo di cosa stiamo parlando. Anche i nomi personali sono generalmente delle etichette. Nella Bibbia però è diverso, perché spesso, e di certo nel nostro caso oggi, un nome rivela l’essenza o la natura di una cosa. Il cuore stesso, quindi, di ciò che Gesù è, è: salvezza! Jehovah viene a salvarci! Il nome "Gesù" incapsula in modo completo Chi Egli sia e la Sua missione. Egli è "Jehovah Salvezza" personalmente! Egli è la personificazione corporale del Signore nostro Dio giunto a liberarci! Il nostro Catechismo enfatizza molto questa verità: i nomi "Salvatore" "salvezza" "salvare" "salvarci" etc. si trovano ben nove volte nel Giorno del Signore 11. Abbiamo "liberatore" "libera" o "benessere" tre volte, e il nome "Gesù" 4 volte, per un totale di ben sedici volte!

Noi sappiamo che non fu l’uomo a nominare "Gesù" il Figlio di Dio. Non fu l’uomo, non furono Maria o Giuseppe. Essi furono istruiti dall’angelo sul come chiamare questo piccolo bambino. "Gesù!" Il Dio Triuno Gli diede questo nome nel tempo, mandando l’angelo a dire a Giuseppe e Maria come chiamarlo, quale fosse il Suo nome. Ma Gesù è anche stato chiamato così nell’eternità! Nel Suo decreto eterno Dio decise che Colui Che Egli avrebbe mandato sarebbe stato il Salvatore: Jehovah Salvezza. Dio decretò Lui, col Suo nome, in connessione all’intera chiesa, come il Salvatore degli eletti di Dio. Gesù non è un riformatore sociale, o un filosofo, o un rivoluzionario, o un re terreno; Egli non è nemmeno meramente un buon uomo, o un insegnante, o un profeta, o un operatore di miracoli, e qualsiasi tentativo di affermare che Gesù è queste cose, o meramente queste cose, è fraintenderlo completamente e disonorarlo! Egli è il Salvatore di Dio!

Ogni cosa a Suo riguardo combacia col fatto che Egli è il Salvatore, e niente che Lo riguardi indica qualche altra funzione o chiamata. Alcune verità riguardanti Gesù ci dicono qualcosa del modo in cui Dio ci salva: Egli è Dio ed uomo, ed è Dio ed uomo perché sia il nostro Salvatore! Deve essere uomo per identificarsi con noi, e per portare i nostri peccati nella stessa natura umana in cui noi abbiamo peccato, e deve essere Dio per poter essere in grado di sopportare l’infinita ira di Dio contro di noi per i nostri peccati. Come uomo, Egli vive una vita senza peccato, per prepararci la giustizia! E questa giustizia è la giustizia di Dio, perché Egli è Dio personalmente! Egli poi muore per darci la vita! La verità delle Sue due nature serve la Sua opera di salvezza per noi, e senza quest’opera le due nature non possono essere capite. E guardiamo ai miracoli di Gesù: essi erano fatti per rivelare che Lui è il Salvatore! Pensiamo all’uomo zoppo che fu guarito in Atti capitolo 3, egli fu guarito nel nome di Dio, il nome "Gesù." Leggiamo il verso 3, le parole di Pietro allo zoppo: "Nel nome di Gesù Cristo di Nazareth, alzati e cammina!" E nel capitolo 4 si parla di Gesù di Nazareth al verso 10, 18, e così via. Queste guarigioni fisiche parlano del fatto che in Gesù soltanto si trova la salvezza, perché le guarigioni fisiche sono una figura, un indicatore della salvezza spirituale. E quando leggiamo nei Vangeli dell’evangelismo di Gesù, vediamo ad esempio che Egli cercò Zaccheo dicendogli: quest’oggi devo alloggiare a casa tua, e poi spiegò: il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto! Gesù insegnò questo a Zaccheo, e volle che fosse registrato nella Scrittura perché fosse d’insegnamento alla chiesa nelle epoche a venire. Gesù disse: "Io sono la vita, la verità e la vita, e nessuno viene al Padre se non per mezzo di me!" (Giovanni 14). "Io sono il buon Pastore, il buon Pastore mette la Sua vita per le pecore" (Giovanni 10). L’angelo insegnò lo stesso: chiamerai il Suo nome Gesù perché Egli salverà il Suo popolo dai loro peccati. (Matteo 1). E l’apostolo Pietro insegnò lo stesso: "in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati." E l’apostolo Paolo insegnò lo stesso: "Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori" (I Timoteo 1). Questo è stato il Suo proposito.

Satana nel riconoscere il proposito del Figlio di Dio di essere il nostro Salvatore cercò di deviarlo dalla Sua chiamata divina, specialmente nella Sua tentazione (Matteo 4), dove cercò di fuorviare Gesù in modo da fargli abusare la Sua potenza per servire Se Stesso, la Sua fame, qualche concupiscenza, in modo che la gente Lo avrebbe glorificato in modo carnale, terreno. Quando Gesù rigettò le tentazioni di Satana, Egli Si rivelò come un Salvatore spirituale, Che è venuto per salvarci dai nostri peccati! Anche i Giudei empi cercarono di deviarlo dalla Sua chiamata spirituale di essere il nostro Salvatore, facendolo coronare come un re terreno, e Gesù disse loro: io sono il pane spirituale che è venuto dal cielo, e se qualcuno mangia di questo pane, egli vivrà in eterno, egli non morirà mai, ed io lo risusciterò all’ultimo giorno! Ma essi non vollero quella specie di re, e Lo lasciarono. Un altro uomo venne a Lui e Gli chiese di fare la parte di un giudice terreno, dicendo: mio fratello ed io abbiamo ricevuto un’eredità, mi potresti aiutare a dividere in modo appropriato e giusto questa eredità? E Gesù disse: questa non è la mia chiamata, la mia chiamata è essere un Salvatore dal peccato, quindi guardati dalla concupiscenza.

La Parola "Salvatore" implica un pericolo, una distruzione, una condizione di perdizione dalla quale dobbiamo essere salvati. Noi non siamo salvati dalla malattia, o dalla povertà, o dalla vecchiaia, o dalla sofferenza, perché queste cose non sono la nostra miseria, esse sono meramente i risultati della nostra miseria. Quindi quandunque voi qui, le filosofie dell’uomo, le altre religioni, o chi pretende di essere un profeta di Cristo abbia una via che sradicherà la povertà, o la guerra, o la malattia, o lo stress, o qualsiasi di queste ed altre cose, realizziamo che questo non è il piano di Dio, e non è la salvezza di Dio. E noi opponiamo queste e simili idee come un falso vangelo, e non abbiamo comunione con chi le propone e crede. Il Catechismo, in linea con l’intera Parola di Dio, afferma chiaramente che Gesù è il Salvatore che ci salva e libera dai nostri peccati, come dice la Risposta 29, che nelle nostre chiese perfino i bambini conoscono. Il peccato è la trasgressione della santa legge di Dio (I Giovanni 3), il peccato offende Dio, ed Egli arde contro di esso nella Sua rabbia, e dice: Io non avrò comunione con chi rimane opposto alla mia volontà, ma lo distruggerò! Quando Adamo cadde portò su di sé e la razza umana la colpa del peccato, e ci lasciò tutti esposti all’eterna punizione di Dio, ed il peccato operò una devastazione nelle relazioni della razza umana, e portò la maledizione sulla creazione terrestre, come ad esempio malattie e carestie. Il peccato fece spaccare la terra ed aprire i cieli così che le acque vi sgorgassero e prorompessero e giungesse il diluvio! Un giorno, nel giorno del giusto giudizio di Dio, il peccato attirerà su di sé fuoco dal cielo, fuoco che non distruggerà giusto qualche città in una piana, ma la terra tutta! Questa è la conseguenza del peccato: il giudizio di Dio su di noi! E Gesù viene per salvarci dal peccato! Per il mondo questo non significa niente, e pensano: cosa significa questo messaggio? Non ne abbiamo bisogno! Ma il Cristiano invece dice: questa è una buona notizia! Questo è ciò che avevo bisogno di udire, e che ho bisogno di udire ripetutamente! E più odo questa buona notizia, più comprendo, progressivamente, e più sono libero dal mio peccato! Gesù ci mette in grado di vivere delle vite nuove, delle vite sante. Gesù è il nostro Salvatore in un tal modo che ci manda difficoltà nella nostra via, e volge tutte queste difficoltà che ci fa incontrare sulla nostra via alla nostra salvezza! Noi siamo più che vincitori attraverso Colui Che ci ha amati, perché niente può separarci dall’amore di Dio, ed ogni cosa anzi coopera per il nostro bene, anche se a volte non lo vediamo, nemmeno dopo che quella difficoltà è passata. Alla fine del mondo Gesù Cristo verrà sulle nuvole del cielo per distruggere perfino i risultati del peccato. Non vi sarà alcun residuo di peccato in alcun luogo del mondo. Vi saranno dei peccatori, ma tutti essi saranno condannati nel lago di fuoco, e tutte le cose saranno rinnovate. Se Gesù Cristo è il Salvatore dal peccato, noi andiamo a Lui sempre come peccatori, non cercando di nascondere questa realtà. Noi andiamo a Lui come colpevoli da noi stessi, e confessiamo che abbiamo peccato ancora una volta, e che i nostri cuori sono malvagi. E Gesù non ci dice che non vuole avere più niente a che fare con noi peccatori, ma Lui invece ci riceve, come dei figli di Dio che riconoscono il loro peccato e sono del continuo penitenti per esso.

Questo Giorno del Signore enfatizza anche un’altra cosa, ovvero che Gesù Cristo ci salva dai nostri peccati in modo completo. Egli ci salva e ci libera. Prima di tutto, ciò include la Sua opera legale, ovvero: alla croce la nostra colpa fu imputata a Lui, Egli si rese responsabile per la nostra punizione, ed Egli prese e sopportò la nostra punizione, in modo che sia la colpa del peccato, che la punizione per il peccato, sono state già affrontate e scontate, esse sono scomparse! E ciò per noi perfino prima che fossimo nati! Nel tempo, poi, Cristo ci giustifica nelle nostre coscienze, dicendoci: La mia giustizia è messa sul tuo conto! Tu sei giusto della giustizia di Dio stessa! Questo è quanto Martin Lutero, più chiaramente di qualsiasi altro prima di lui in 1500 anni, comprese! Noi abbiamo la giustizia di Dio, e questa è la Sua salvezza che ci è data nelle nostre coscienze, così che sentiamo che niente può separarci da Dio, ma che anzi, come se fosse, noi siamo giusti come Dio, perché abbiamo la giustizia di Cristo sul nostro conto! Ciò significa anche che tutte le difficoltà e i dolori di cui facciamo esperienza in questa vita sono castighi, correzioni, che ci giungono dalla motivazione dell’amore di Dio, e non per distruggerci e rovinarci. Egli è sempre intento a migliorarci, a renderci più puri, a santificarci.

Accanto a questa opera legale di Cristo, il Quale merita e ci imputa la giustizia Sua, vi è una Sua opera organica, ovvero che Egli compie in noi. Essa è l’opera dello Spirito Santo che in noi ci libera dalla potenza e presenza del peccato. Ciò giunge a noi prima di tutto quando Dio ci rigenera e ci dona un nuovo cuore, spodestando il peccato, e chiamandoci dalle tenebre alla luce. Poi, progressivamente, Egli ci santifica mediante lo Spirito di Gesù, ed infine ci glorifica. Anche le nostre buone opere, il nostro ravvederci e credere, sono i frutti dell’opera di Cristo in noi. Quando noi ci ravvediamo e crediamo, non siamo noi che stiamo salvando noi stessi, ma è Lui Che ci sta salvando! Filippesi 2:12-13! Cristo ci porta nell’amore di Dio in modo che ne facciamo esperienza! Dio ci dice che noi siamo i Suoi figli e i Suoi amici, e che Egli ci ama, e noi amiamo Lui. Egli ci dice che noi saremo con Lui per sempre! Quando Gesù ci salva Egli circoncide le nostre orecchie, così che, al contrario del mondo che continua senza ascoltare il Vangelo predicato e testimoniato a loro, e che lo disprezza come stoltezza e follia, noi lo riceviamo come la potenza di Dio per la nostra salvezza. Egli poi lava le nostre bocche, così che possiamo cominciare a parlare la lingua di Canaan! Le parole dello Spirito nella preghiera, nella lode, nella testimonianza! Egli rinnova i nostri cuori, in modo che ci aggrappiamo a Gesù, e Lo amiamo. Quando Gesù ci salva e ci salva pienamente, Egli salva l’intero uomo, Egli ci salva anima e corpo, nel tempo e nell’eternità, senza mai abbandonarci.

E siccome le Scritture insegnano così chiaramente la completezza della salvezza di Cristo, e la potenza della Sua salvezza, alcuni hanno inferito, erroneamente, che in questa vita possiamo essere perfetti e senza peccato. Per loro è per noi ora disponibile un perfezionismo senza peccato. Tuttavia, nonostante Gesù è un completo Salvatore, e ci promette di salvarci completamente, dobbiamo tenere in considerazione l’aspetto temporale. Egli ci salva completamente, da ogni aspetto del peccato, ovvero la sua colpa, la sua polluzione, la sua potenza, la sua punizione, ma non ci salva completamente da ogni aspetto del peccato in modo immediato. Pensiamo ai nostri corpi, per esempio. Essi sono salvati in principio, perché Cristo, essendo morto sulla croce per noi, è poi risorto ed è stato glorificato nel Suo corpo per noi, ma nella Sua manifestazione finale per noi questa salvezza attende la risurrezione dai morti. E deve attendere il ritorno di Cristo o il momento della nostra morte la realizzazione della totale purificazione delle nostre anime.

Ed ora chiediamoci: se Gesù è un completo Salvatore, di chi è un completo Salvatore? Gesù non è il completo Salvatore di ogni uomo individualmente. Se lo fosse, se Dio intendesse che Lo fosse, la Sua salvezza allora ha fallito nel caso della maggioranza degli uomini. Se pensiamo a quello zoppo in Israele, ricordiamo che vi erano tanti come lui in Israele, e lui non era il solo a chiedere elemosine al tempio. Proprio come Gesù non guarì nel corpo tutte quelle persone, e come non lo fecero i Suoi discepoli, così Cristo non salva tutti dal loro peccato, né intende farlo. E pensiamo a quest’uomo al tempio, malato per quarant’anni, Cristo deve essergli passato oltre quando entrava nel tempio, avendolo tralasciato, come se fosse, fino al tempo in cui sapeva doveva essere guarito dagli apostoli più tardi nel loro ministero dopo Pentecoste. Come dice il Catechismo Minore di Westminster, un famoso credo Presbiteriano, "Gesù Cristo è il solo Redentore degli eletti di Dio." Egli è il Salvatore solo degli eletti. Dio ha eternamente determinato di nominare "Gesù" il Suo Figlio, ed ha determinato chi questo completo Salvatore dovesse salvare, e così quando noi udiamo il nome "Gesù" noi udiamo "salvezza!" e quando udiamo "salvezza" noi udiamo "elezione" e capiamo che l’elezione di Dio determina chi sono quelli che Gesù ha salvato. Gesù e l’elezione divina non possono essere separati, vanno sempre insieme. Il Catechismo qui parla del fatto che Gesù "ci" salva dai nostri peccati. E il primo annuncio del Salvatore nel Nuovo Testamento, da parte dell’angelo, dice che Gesù sarà chiamato tale perché Egli salverà … tutti gli individui uno per uno, dai loro peccati! Non dice questo! La Parola di Dio dice che Egli salverà … il Suo popolo! Gesù, fin da bambino, ha sempre avuto un popolo specifico che avrebbe dovuto personalmente salvare, ed il Vangelo di Giovanni, al capitolo 6, ci spiega che questo popolo sono "tutti quelli che il Padre Gli ha dato," e che tutti questi andranno a Lui e saranno risuscitati nell’ultimo giorno! Gesù non desiderava la salvezza di tutti gli individui uno per uno, e se pensiamo che lo desiderava, allora dovremmo ammettere che la Sua salvezza non è completa, perché molti non andarono a Lui, non vanno a Lui, e non ci andranno!

Gesù significa "Salvezza" o "Salvatore" e noi intendiamo che Egli è veramente ciò che queste parole significano! Noi intendiamo che Egli fa qualcosa, che Egli salva veramente, che la Sua salvezza è efficace, e quindi particolare. Egli salva davvero! La verità della Trinità è che il Padre ed il Figlio e lo Spirito sono Dio! Gesù, il Figlio incarnato, è Dio, e la Sua volontà è efficace, ed irresistibile, Egli è, insieme alle altre Persone della Santa Trinità, Onnipotente! Il completo Salvatore salva completamente, e salva tutto il Suo popolo, gli eletti, dai Giudei e dai Gentili da ogni nazione, e vede il frutto del travaglio della Sua anima, ed è soddisfatto (Isaia 53)! I risultati della Sua opera di salvezza corrispondono perfettamente all’intenzione del Padre nel mandarlo a compierla! Egli non fallisce in un solo caso! Sua è la mano dell’Onnipotenza!

Gesù non è soltanto il completo Salvatore, ma Egli è anche il solo Salvatore! Questo punto, il terzo del nostro sermone, segue in modo automatico dal secondo. Questa verità, che Gesù è il solo Salvatore, è nella pratica negata dalla vasta maggioranza di coloro che si professano Cristiani. Il Cattolicesimo Romano e l’Arminianesimo non credono realmente che Gesù Cristo è il solo Salvatore. L’errore alla radice di questo, da parte di entrambi, è che essi sostengono che l’uomo non è totalmente depravato, ma che ha ancora qualche potere per compiere del bene. La Chiesa di Roma dice che Gesù è il Salvatore, e se si insiste si potrebbe far dire loro perfino che Gesù è il completo Salvatore, ma quando parlano delle preghiere e dei meriti di Maria, e dei santi, e di loro stessi, come contributi alla giustizia di cui hanno bisogno dinanzi a Dio, allora stanno di fatto dicendo che Gesù Cristo non è un completo Salvatore. E se non è un completo Salvatore, non è affatto un Salvatore! L’Arminianesimo è perfino più pericoloso, perché si avvicina di più alla verità, tuttavia negandola, dicendo con vanto che Gesù è di certo il completo Salvatore, ed in genere lamenterà l’idolatria della chiesa di Roma, ma direbbe che il libero arbitrio dell’uomo è necessario perché Gesù diventi il proprio Salvatore, e salvi. Il libero arbitrio è il fattore decisivo, e che se uno è salvato ed un altro no, dipende da se l’individuo si fa avanti o meno, se si presta o meno nel metterci la sua fede e così faccia sì che Gesù diventi per lui un Salvatore.

In netto contrasto a questo, noi, insieme alla Riforma Protestante, confessiamo una grande verità: Solo Cristo! Solo Cristo è il Salvatore! Alla luce della misericordia e della giustizia di Dio, la verità che Gesù è il solo Salvatore è molto chiara: pensiamo alla misericordia di Dio, Egli è così misericordioso che dice, "Io perdonerò tutti i tuoi peccati!" Ma il Romanesimo e l’Arminianesimo sperano di potervi aggiungere qualcosa mediante le loro opere, o il loro libero arbitrio, e così mostrano di non credere veramente nella misericordia di Dio. Dio dice: tu non devi fare assolutamente niente, Cristo ha compiuto tutto! Ricevi questo, perché è la verità! Quello che essi fanno è chiamare la misericordia di Dio menzogna. Se è pura, libera, assoluta misericordia, noi non dobbiamo operare o contribuire assolutamente con niente! E se pensiamo, alla giustizia di Dio, oltre che alla Sua misericordia, vediamo che anche in questo caso il loro errore è evidente, perché in quanto loro vogliono aggiungere qualcosa all’opera di Cristo, il loro libero arbitrio, le loro opere, come potrà Dio così rimanere ancora giusto? Dio ha mandato il Suo Figlio dal cielo, e Lui ha osservato la Legge in ogni punto e sempre, ed ha così guadagnato la giustizia di Dio, affinchè essa sia imputata a tutti quelli che credono. Ma tu vorresti giungere e presentare le tue buone opere o le buone opere di qualcun altro, le tue preghiere, le tue messe, il tuo libero arbitrio! Dio ti dice che Egli non accetta niente di tutto questo, perché niente di tutto questo è perfetto secondo lo standard perfetto della Sua Giustizia! Tutte queste addizioni sono in realtà quindi un attacco sia alla misericordia che alla giustizia di Dio!

Il Catechismo, in modo molto semplice, argomenta in base alla completezza della salvezza di Cristo. Chi dice che Gesù è un Salvatore, e che è perfino un completo Salvatore, deve in Lui trovare tutta la sua salvezza, e nemmeno quindi parte della sua salvezza in alcun altro luogo! Se Gesù quindi è davvero Gesù, il Salvatore, il solo Salvatore, il completo Salvatore, allora ogni altro tentativo di acquisire la giustizia dinanzi a Dio deve essere abbandonato, esso non è altro che un panno lordato dinanzi a Dio (come dice Isaia). Il giudizio del Catechismo riguardante il Cattolicesimo Romano e l’Arminianesimo, nella Domanda e Risposta 30, è che queste confessioni negano Gesù il Salvatore e non credono in Lui! Leggiamola: "Credono dunque nell'unico Salvatore Gesù anche coloro che cercano salvezza e redenzione presso i santi, o in sé stessi, o altrove? No; anzi, essi rinnegano con i fatti l'unico Salvatore e Redentore Gesù, anche se si gloriano di Lui. Perché o Gesù non può essere un perfetto Redentore, oppure coloro che ricevono questo Redentore con vera fede debbono avere in Lui tutto ciò che è necessario alla loro salvezza." Il credente Riformato confessa veramente il Credo degli Apostoli: Io credo in Gesù Cristo, io credo nel Salvatore, il completo e solo Salvatore! Il Cattolico Romano dice: io credo in Gesù che salva, certo, ma anche i santi salvano! L’Arminiano dice: io credo in Gesù Che salva, ma anche nel libero arbitrio! Io credo che Gesù è in grado di salvare e vuole salvare … se io credo! Ma il credente Riformato può confessare di cuore il Credo degli Apostoli, Io credo in Gesù! Punto. Non ho bisogno di aggiungervi nient’altro. Io credo che Gesù salva il Suo popolo dai loro peccati. Punto.

La chiamata del figlio di Dio, dunque, è di essere con una sola mente devoto a Gesù Cristo quale il solo Salvatore. E’ la sua chiamata ritenere ogni altro salvatore, o parziale salvatore, come sia inutile che proibito! E noi dobbiamo cercare l’intera nostra salvezza, ogni giorno, solo in Lui! Noi dobbiamo sostenere questa verità: Solo Cristo! Questi sono le nozioni basilari della fede Cristiana, il significato del nome "Gesù." E noi confessiamo questo, e lo confessiamo, per la grazia di Dio, in ogni buona opportunità! Noi confessiamo che eravamo perduti, e che Dio poteva benissimo giustiziarci e punirci, e che Gesù Cristo ci ha salvati dalla Sua giusta ira! E Gesù Cristo ci salverà, e questa salvezza per noi significa ogni cosa! E nel confessare Gesù il credente fa esperienza in qualche modo e grado dell’ira del mondo, perché questa verità è offensiva, offensiva per l’uomo orgoglioso e peccaminoso. Nel primo secolo d. C. gli apostoli furono scomunicati dalle autorità religiose del tempo perché predicavano questa verità: Solo Cristo! Il loro messaggio era: "in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati." Le autorità religiose non potevano negare l’evidente miracolo che era stato compiuto dinanzi a loro e a tutta la folla, e così cercarono di spaventarli minacciandoli: "non permettetevi di parlare più nel nome di questo Gesù!" Ma i discepoli risposero: "giudicate da voi stessi se dobbiamo obbedire a Dio o a voi!" Ed aggiunsero: "Non non ci rifiuteremo di parlare nel nome di Gesù!" Nel sedicesimo secolo i credenti Riformati furono catturati e massacrati dalla falsa chiesa, perché insegnavano il significato del nome "Gesù," che Egli è il solo e completo Salvatore, e salva il Suo popolo dai loro peccati. Questa confessione significò la morte per molti dei nostri fratelli a quel tempo! Ed oggi, in varie parti del mondo, e anche qui, tra noi, questa verità che Gesù Cristo è il solo Salvatore, sta diventando sempre più offensiva ad un mondo che odia il vero Dio, specialmente alla luce dell’insorgere del pluralismo religioso. Il mondo sa che dire che Gesù Cristo è il solo e completo Salvatore significa la condanna di tutte le altre religioni, e di tutti gli altri nomi. La chiamata del Cristiano è di godere, prendere grande piacere, ed amare questa verità, di gloriarsi in essa, e di rimanere fermo in essa, e di proclamarla come la sola speranza per un mondo che sta perendo miseramente. Amen. Preghiamo.

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