Covenant Protestant Reformed Church
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Lo Scopo del Giudizio

Ron Hanko

 

Qual è lo scopo del giudizio a venire? Avete mai riflettuto su questa domanda? Non è così semplice darvi una risposta come potrebbe forse apparire a primo acchitto.

In un senso, il giudizio ha già avuto luogo. Quando le persone muoiono, esse vanno immediatamente in paradiso o all’inferno. Ciò non potrebbe accadere se non fossero state già giudicate da Dio. Così moltissime persone saranno già in paradiso o all’inferno quando il giorno del giudizio giunge, ed il giudizio non muterà questo stato di cose. Perché, allora, c’è bisogno di un giorno del giudizio?

Vi è anche un giudizio che ha luogo in connessione alla morte di Gesù. Egli parlò di questo in Giovanni 12:31, quando disse al momento della Sua morte: "Ora è il giudizio di questo mondo." Cristo con la Sua morte ha provveduto una salvezza eterna per alcuni e non per altri (la dottrina dell’espiazione limitata). Con la Sua morte alcuni sono esclusi dalla salvezza, il loro eterno destino è sigillato, ed il loro giudizio determinato. Perché, allora, vi è un giorno del giudizio a venire?

La risposta a questa domanda si trova in una importante parola teologica, la parola teodicea. Questa parola significa "la rivelazione di Dio" e descrive lo scopo principale del giorno del giudizio, sia nei confronti dei giusti che degli ingiusti.

Lo scopo del giudizio non è decidere i destini degli uomini e degli angeli, né di cambiare i loro destini. Essi sono già fissati nella predestinazione e nella croce. Piuttosto, il proposito principale del giudizio è mostrare che Dio è Dio, giusto e santo, sia nella condanna degli ingiusti che nella salvezza dei Suoi.

Oggi i giudizi di Dio sono sempre posti in discussione. Il Suo giudizio dei giusti è messo in questione da Satana, il grande accusatore dei fratelli (Apocalisse 12:10), e dagli empi quando accusano i credenti e dicono che sono peccatori come tutti gli altri. Il giudizio di Dio è messo in questione perfino dal popolo di Dio quando dubitano dell’opera di Dio nella loro giustificazione.

Anche i giudizi di Dio nei confronti degli empi sono posti in discussione. Il fatto che reclamino che Dio è amore e che quindi non può condannare le persone all’inferno è un esempio. Di natura simile sono tutte le lamentele che vengono sollevate contro la sovranità di Dio nella riprovazione e condanna dei peccatori.

Queste proteste non saranno più udite nel giudizio finale. Allora sarà evidente nella condanna degli empi che Dio non è ingiusto nel mandare i peccatori all’inferno. Le loro opere stesse li condanneranno. Coll’apertura dei libri e la rivelazione della santità di Dio, ogni bocca sarà tappata, e tutto il mondo sarà trovato colpevole (Romani 3:19). Dio avrà giustificato Se Stesso per sempre.

La giustificazione finale del popolo di Dio sarà allo stesso modo trovata giusta ed equa. Sarà evidente nel giudizio che Dio non ha negato le Sue proprie richieste e la Sua giustizia nel riceverli nella gloria celeste.

Al centro di tutto questo vi sarà Cristo. La giustizia della condanna degli empi sarà mostrata nei loro dinieghi e reiezioni del Figlio di Dio quando erano sulla terra, e con lo stesso segno la giustizia dei giusti sarà rivelata come la giustizia di Cristo e non la loro propria, e Dio sarà giustificato anche in loro.

Possa quel giorno della gloria di Dio e della nostra salvezza giungere presto!

("The Purpose of the Judgment," un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 323-325)

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