Covenant Protestant Reformed Church
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Testimoniare e Predicare

Steven R. Houck


Tutto il popolo di Dio è chiamato ad essere testimone della gloria di Dio e del Suo Figlio, Gesù Cristo. Noi dobbiamo mostrare la bellezza della santità di Dio e la meraviglia delle opere di Dio. Gesù ha detto: "Che la vostra luce splenda dinanzi agli uomini, che possano vedere le vostre buone opere, e glorificare il Padre vostro che è nei cieli" (Matteo 5:16). Noi dobbiamo essere luci splendenti che riflettono la gloria di Dio al mondo attorno a noi. E impossibile concepire un credente che non testimonia della meraviglia di Dio e delle Sue opere tanto quanto lo è concepire il sole senza la sua radianza brillante.

La testimonianza del popolo di Dio, tuttavia, è impossibile a prescindere dalla predicazione ufficiale della Parola di Dio. La testimonianza biblica è completamente dipendente dalla chiamata salvifica di Dio che giunge attraverso la predicazione. Quando Dio chiama il Suo popolo eletto a salvezza, Egli dà loro fede, amore, ubbidienza, e tutto quanto appartiene alla vita Cristiana. LApostolo Paolo dice: "Che noi predichiamo, avvertendo ogni uomo, ed insegnando ad ogni uomo in ogni sapienza, che possiamo presentare ogni uomo completo in Cristo Gesù" (Colossesi 1:28). LApostolo predicava Cristo così che il popolo di Dio potesse crescere nella fede e divenire Cristiani maturi. Testimoniare è parte della vita spirituale del Cristiano. Quindi, essa dipende dalla predicazione tanto quanto qualsiasi altro aspetto della vita Cristiana. Proprio come non potete crescere nella fede senza la predicazione ufficiale della Parola di Dio, così non potete essere testimoni fedeli senza la predicazione.

La relazione tra il testimoniare e la predicazione è triplice. La predicazione determina il soggetto della testimonianza [il cosa], la motivazione della testimonianza [il perché], ed il metodo della testimonianza [il come].

Senza la predicazione della Parola di Dio il Cristiano non ha niente da dire. Egli non ha niente di cui essere un testimone, perché il soggetto di cui egli parla quando testimonia è il soggetto anche della predicazione del vangelo. Noi dobbiamo essere testimoni di Dio e delle meravigliose opere che Egli compie attraverso il Suo Figlio, Gesù Cristo. Non dobbiamo parlare di noi stessi e di ciò che abbiamo realizzato. Dobbiamo parlare di Dio e della Sua gloria. Il Salmista dice concernente Dio: "Io parlerò del glorioso onore della tua maestà, e delle tue opere meravigliose" (Salmo 145:5). Quando il vangelo è fedelmente e propriamente predicato, il popolo di Dio testimonia della gloria della maestà di Dio e della meraviglia delle opere di Dio. Essi conoscono il vero Dio e quindi possono fedelmente testimoniare della Sua gloria.

Il credente deve curarsi di frequentare fedelmente i servizi di adorazione, dove ode la predicazione della Parola di Dio in modo da crescere e svilupparsi nella sua conoscenza e comprensione di Dio. Più sediamo sotto la predicazione e più impariamo di Dio, e meglio siamo in grado di essere fedeli testimoni di Dio e delle Sue opere. Questo è il motivo per il quale la predicazione dottrinale è assolutamente necessaria. Se non udite di Dio nella predicazione, non potete parlare di Lui. Se non imparate i Suoi attributi, se non imparate le Sue opere, cosa potete dire di Lui? Questo è il motivo per cui così tanto di quanto oggi è chiamato testimoniare non è nientaltro che una contraffazione. Molti che professano di essere Cristiani sanno pressoché niente di Dio, e quindi possono solo parlare di se stessi e delle loro esperienze soggettive. Essi non possono testimoniare di Dio. Un testimone fedele, però, è uno che conosce Dio, e quindi è in grado di dire ad altri di Lui. Più si impara di Dio attraverso la predicazione del vangelo, e meglio equipaggiati si è per essere testimoni di Dio e delle Sue opere.

La predicazione determina anche la motivazione appropriata nel testimoniare. Attraverso la predicazione vediamo che Dio è degno di essere conosciuto da altri. Vogliamo essere testimoni di Dio perché Egli è un Dio molto glorioso. Quando leterno ed onnipotente Dio è manifestato dinanzi ai nostri occhi nella predicazione del vangelo, il credente è ripieno di riverenza. Egli vede la grazia, amore e misericordia di Dio. Vediamo la Sua potenza, giustizia, verità e conoscenza. Vediamo le cose meravigliose che Dio fa per il Suo popolo. Le potenti opere di Dio sono dinanzi ai nostri occhi. La conoscenza di Dio riempie i nostri cuori di amore ed adorazione. Come una fontana fa sgorgare il suo getto dacqua, noi siamo così impressionati dalla gloria di Dio che trabocchiamo di lode. Non possiamo contenere le meraviglie di Dio dentro di noi, ma dobbiamo dichiararle al mondo. Come il Salmista noi diciamo: "Io ti esalterò, mio Dio, O re, ed io benedirò il tuo nome in sempiterno. Ogni giorno io ti benedirò, ed io loderò il tuo nome in sempiterno. Grande è il Signore, e deve essere lodato grandemente, e la sua grandezza è imperscrutabile. Una generazione loderà le tue opere ad unaltra, e dichiarerà i tuoi potenti atti" (Salmo 145:1-5).

Dove non vi è una predicazione appropriata di Dio e la Sua gloria, la motivazione appropriata per testimoniare è rimpiazzata con ogni specie di motivazioni inappropriate. Piuttosto che essere impressionati da Dio e la Sua dignità, il Cristiano professante si concentra sulluomo e il suo bisogno di salvezza. La salvezza delluomo diviene più importante della gloria di Dio. Gli uomini testimoniano non perché Dio è grande e da essere lodato grandemente, ma perché luomo è degno di salvezza. La chiamata è di portare il vangelo a tutto il mondo perché migliaia stanno perendo. Poca o nessuna attenzione è data a Dio e il Suo grande nome. La forza propellente in tale "testimonianza" è lamore delluomo per luomo, e non il suo amore per Dio.

La predicazione del vangelo determina anche il metodo della testimonianza del credente. La predicazione appropriata ci insegna che Dio è il Solo che può edificare la Sua Chiesa. Dio è il Solo Che può salvare unanima. Egli è il Solo Che può operare in tal modo nel cuore di un uomo che egli crede la verità delle Scritture. Non importa quando duramente un credente cerca di far vedere ad una persona la verità del Vangelo, a prescindere dalloperazione sovrana della grazia di Dio, quella persona non riceverà mai la verità. La chiamata del credente, quindi, non è di salvare anime, ma semplicemente di testimoniare del Dio Che Solo può salvare lanima. Noi non dobbiamo preoccuparci di ogni specie di metodo escogitato dalluomo. Piuttosto, mentre viviamo le nostre vite quotidiane, ci curiamo di mostrare la gloria di Dio mediante le nostre vite e mediante le nostre parole.

Se la predicazione ufficiale non presenta Dio come il Signore sovrano del mondo, il solo Salvatore, allora il metodo della testimonianza del popolo di Dio diviene accentrato sulluomo. Questo è il motivo per cui così tanti trucchetti sono usati oggi nel testimoniare. Dovete imparare come essere un venditore e vendere un prodotto per poter testimoniare appropriatamente nel mondo ecclesiastico odierno. Dovete sapere come offrire ai bambini il gelato ed altre cose carine per farli andare alla Scuola Domenicale. Dovete essere abili nel fare pressione al momento giusto per poter ottenere una decisione per Cristo. Dovete sapere come appellarvi alle emozioni di colui con cui state avendo a che fare. Di fatto, dovete partecipare a tutti gli ultimi seminari sul testimoniare per tenervi aggiornati con le ultime e migliori tecniche di testimonianza.

La predicazione della Parola di Dio è anche essenziale per la testimonianza che diamo mediante la nostra vita pia. Il credente deve dichiarare la gloria di Dio con la sua bocca, ma questa testimonianza è vana se la sua vita non è in armonia con le sue parole. Dobbiamo vivere una vita che riflette la gloria di Dio al mondo attorno a noi. Possiamo fare questo soltanto se viviamo in armonia con la predicazione del vangelo. Quando vediamo nella predicazione tutte le cose meravigliose che Dio ha fatto per noi e la nostra salvezza, i nostri cuori sono riempiti di ringraziamento e gratitudine. Questo ringraziamento ci fa ricercare una vita pia che piace a Dio. Noi viviamo come chi è stato redento mediante il sangue dellAgnello. Per amore di Dio ci diamo ad osservare i Suoi comandamenti e ad ordinare le nostre vite secondo la Parola di Dio.

La predicazione del vangelo ci mostra cosa è una vita pia.

Dove non vi è predicazione delle meraviglie di Dio, non vi è ringraziamento. Dove non vi è ringraziamento, non vi è desiderio di vivere una vita veramente pia. Inoltre, dove non vi è predicazione della santità di Dio e della peccaminosità del peccato, non vi è nemmeno conoscenza di cosa sia una vita pia. Così labilità del Cristiano professante di essere un fedele testimone è distrutta. Questo è il problema di molto "testimoniare" al giorno doggi. Il mondo guarda ai Cristiani come a niente più che ipocriti perché così tanti di noi diciamo una cosa con le nostre bocche e ne facciamo unaltra con le nostre vite. Se dobbiamo essere testimoni della grazia meravigliosa di Dio nelle nostre vite, dobbiamo mostrare la potenza di questa grazia mediante una vita pia.

Dove la predicazione del vangelo manca o dove essa è corrotta, la vera testimonianza è perduta. Quando il predicatore perde di vista il Dio della Bibbia e predica lumanismo della nostra epoca, il popolo nelle file perde il soggetto, la motivazione, ed il metodo della testimonianza. Questo è il dilemma della chiesa di oggi. Vi è molta attività. La chiesa ha molti programmi. Il popolo è indaffarato a "condividere la sua fede." Vi sono "anime salvate." Ma tutto questo lascia fuori il vero Dio della Bibbia.

Ciò di cui la chiesa ha bisogno oggi è la fedele predicazione del Dio Sovrano nei suoi pulpiti, e persone nelle file che sono meravigliate da questo glorioso Dio per come Egli è presentato loro nella predicazione. Allora essi avranno qualcosa di importante da dire agli altri. Essi desidereranno dirla agli altri. Essi lo diranno agli altri confidando che il Dio Che salva il Suo popolo mediante la Sua sola grazia sovrana, userà la loro testimonianza come a Lui piace.

(Da: The Standard Bearer, 15 Marzo 1987)

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