Rev. Barry Gritters
Se il divorzio è un problema devastante per la chiesa di Dio, per famiglie e figli, il risposalizio lo è altrettanto se non di più. Il divorzio è un male a motivo di ciò in cui spesso risulta: il risposalizio mentre il proprio sposo originario è ancora in vita.
Con il popolo di Dio di un tempo, noi gridiamo "con gran dolore io piango" a motivo di questa violazione della legge di Dio.
Ma siamo giunti ad un punto tale che il divorzio e risposalizio non sono considerati dei problemi, dei mali? Forse che il popolo di Dio ne ha talmente abbastanza del problema che si è arreso? Ha la chiesa ceduto alle pressioni di permettere il divorzio per "ogni causa" e il risposalizio di chiunque abbia "confessato" il suo peccato?
Qui, più che mai, è importante non permettere alle nostre emozioni di guidarci. Perché vi sono molto pochi che non sono personalmente toccati da queste questioni. Studiate con me l’insegnamento della Bibbia sul risposalizio.
La Bibbia insegna che non vi può essere risposalizio a meno che il proprio sposo o sposa sia morto. Ciò significa morte fisica, come ogni persona che ha fatto i voti al matrimonio ammetterebbe sia il significato della frase, "finchè morte non ci separi."
Alcuni dicono che due passaggi del Nuovo Testamento in modo particolare sono base per il risposalizio dopo il divorzio, anche se il proprio sposo è ancora in vita. Matteo 19:9 parla di risposalizio quando dice "e sposerà un'altra." Alla parte innocente, secondo questa interpretazione di questo testo, è permesso di risposarsi. I Corinzi 7:10-15 parla della diserzione di uno sposo. Il verso 15 dice che se uno sposo non credente se ne va (diserta) la sposa credente "non è sotto schiavitù in tali casi." E’ implicito che la sposa credente è libera di risposarsi.
A parte ora l’interpretazione di questi testi, si consideri ciò che è accaduto nelle chiese che hanno adottato questa veduta a loro riguardo. Il divorzio è non soltanto permesso su queste due basi, adulterio e diserzione, ma per quasi ogni causa. Per "diserzione" si intende quasi ogni cosa, dalla crudeltà mentale all’essere distaccati. E il risposalizio è permesso non soltanto per la "parte innocente," ma per chiunque che abbia divorziato. Le cateratte sono state aperte, permettendo di spazzare via la benedetta istituzione del matrimonio.
Cosa dice la Scrittura? In ogni altro passaggio della Scrittura, Dio rende molto chiaro che non permette il risposalizio. Marco 10:11-12, Luca 16:18, Romani 7:1-3, ed I Corinzi 7:39, rendono tutti molto chiaro il fatto che il risposalizio mentre il proprio sposo originario è a ancora in vita è proibito.
Se qualcuno indica Deuteronomio 24 come base per il risposalizio, deve prima leggere Matteo 19 ed ascoltare quanto Gesù disse su questo tipo di appello. Noi abbiamo spiegato Deuteronomio 24 nell’articolo "La Volontà di Dio Concernente il Divorzio."
Matteo 19 è più importante. A parte la difficoltà di giudicare chi è realmente "innocente" in un divorzio, Matteo 19 non permette ad una parte innocente di risposarsi. Quattro cose rendono questo chiaro:
PRIMO, si deve guardare attentamente alla clausola "eccettuativa." Si veda a cosa fa riferimento. L’eccezione è alla proibizione di Gesù del divorzio, e non del risposalizio. Gesù avrebbe potuto dire facilmente: "chiunque metterà via sua moglie e sposerà un’altra, eccetto che sia per fornicazione …" Ma Egli disse: "Chiunque metterà via sua moglie, eccetto che sia per fornicazione, e ne sposerà un’altra, commette adulterio." Si noti attentamente il posizionamento della clausola "eccettuativa."
SECONDO, sembra che Gesù faceva riferimento ad una donna che non aveva commesso adulterio qui, una parte innocente. Gesù dice di lei: "e chiunque sposa colei che è messa via commette adulterio." Se chi sposa la parte innocente commette adulterio, ella sta certamente commettendo adulterio. Questo è chiaro.
TERZO, anche se potremmo pensare che l’insegnamento di Gesù non è molto chiaro in questo punto, i Suoi discepoli pensavano che lo fosse! Sembra che chiunque usa questo passaggio per supportare il risposalizio fallisce completamente di trattare adeguatamente i i versi seguenti, 10-12. In questi versi, i discepoli di Gesù si lamentarono privatamente: "Se il tuo insegnamento è vero, Gesù, sarebbe meglio per un uomo non sposarsi mai." Ora, perché i discepoli avrebbero mai fatto una tale affermazione? Se il divorzio fosse così semplice, ed il risposalizio permissibile con un’affermazione di confessione di peccato, perché i discepoli avrebbero detto che sarebbe meglio non sposarsi mai? Non vi è altra spiegazione se non che essi videro la chiamata di Gesù come dura ed umanamente impossibile per chi è sposato. La risposta stessa di Gesù ai discepoli mostra che la nostra interpretazione è corretta. Egli dice che vi sono tre tipi differenti di eunuchi (uomini o donne che non sono sessualmente attivi). Alcuni sono nati senza desiderio sessuale. Altri sono resi eunuchi dagli uomini (comune per gli schiavi in un harem di re). Ed altri "hanno fatto se stesso eunuchi a motivo del regno dei cieli. Chi è in grado di riceverlo, lo riceva." Cosa sta dicendo Gesù? Molto semplicemente, alcuni si trattengono da ogni attività sessuale (risposandosi) a motivo dell’ubbidienza a Gesù Cristo. Gesù dice questo in connessione immediata alla domanda riguardante il divorzio e risposalizio.
QUARTO, gli apostoli di Gesù compresero bene ciò che Egli insegnò qui. Paolo, il principale tra essi, spiegò l’insegnamento di Gesù sul risposalizio in I Corinzi 7:10-11. Lì egli fa una distinzione tra ciò che il Signore comanda e ciò che lui comanda. La differenza non è tra ciò che è richiesto e ciò che è opinione, ma tra ciò che il Signore Gesù aveva spiegato nel Suo ministero terrestre e ciò che Paolo aggiunge per ispirazione dello Spirito. Al verso 10 Paolo si riferisce a qualcosa che il Signore Stesso aveva comandato. Cosa? "Che la moglie non si separi da suo marito, ma se si separa, che rimanga senza sposarsi, o sia riconciliata a suo marito." Incredibile! Paolo dice che Gesù diede due opzioni ad una donna che doveva lasciare suo marito: (1) Rimanere senza sposarsi; (2) Essere riconciliata. Sarebbe il massimo della crudeltà per Paolo dare soltanto queste due opzioni ad una madre di figli divorziata, se Gesù ne avesse data un’altra: risposarsi. Fedele all’insegnamento in Matteo 19, Paolo non concede il permesso di risposarsi mentre il proprio sposo è in vita.
Inoltre, I Corinzi 7:15 è spesso usato a supporto del risposalizio mentre il proprio sposo è ancora in vita. In breve, la spiegazione è che se un uomo diserta sua moglie (o viceversa) la moglie non è più "vincolata." E siccome il verso 39 mostra che "non vincolata" significa libera di risposarsi, questa sposa disertata è libera di risposarsi. Un triste aspetto di questa linea di pensiero è che è basata su traduzioni che inaccuratamente traducono due parole greche differenti con la stessa parola. Il verso 15 parla di essere in schiavitù, ed il verso 39 parla di essere vincolati (legati fermamente). Il matrimonio vincola un uomo a suo moglie per la vita, ma una sposa disertata non è schiava del terrore di essere in colpa, o della scomunica, etc. Dio ci chiama a vivere in pace.
Perché questo insegnamento Scritturale così stretto? Perché il matrimonio è un vincolo fatto da Dio, ed è rotto solo da Lui. Nessun contratto legale che può essere rotto dalle parti a loro piacimento! Il matrimonio è il vincolo di Dio (I Corinzi 7:39). Genesi 2 dice "I due saranno una sola carne." Nessun uomo può creare questo.
La questione è: "Può qualcosa eccetto la morte rompere questo vincolo?" La risposta di alcuni è: "Il divorzio." Ma se questa è la risposta, non vi è ragione per cui la parte colpevole non possa risposarsi. Ah, questo è proprio ciò che accade in quasi ogni chiesa che ha iniziato a permettere il divorzio solo per la "parte innocente."
Quelli che si risposano, mentre il proprio sposo è ancora in vita, stanno vivendo in continuo adulterio. Ravvedersi significa lasciare il nuovo sposo e rimanere senza sposarsi, o essere riconciliati allo sposo originario (I Corinzi 7:11). Per la riconciliazione si deve pregare, la si deve cercare, zelantemente, a motivo di Dio e dei figli.
E’ questo impossibile? Forse che, come si argomenta persuasivamente, "Gesù non richiederebbe mai una difficoltà così grande?" Se è così, noi abbiamo fatto del Cristianesimo una religione molto differente da ciò che Gesù ci ha insegnato essa sia. Perché Egli ha detto che sarebbe stata una croce: perdere la vita, abbandonare membri della famiglia, perfino odiare padre o madre. "Consideriamo il costo" prima che Lo seguiamo, a meno che non siamo poi derisi (Luca 14:25-33). Leggiamo la Bibbia e prendiamo conoscenza di ciò che Gesù dice in Matteo 10:34-39; 19:1-12; Marco 10:28 e a seguire, e Luca 12:49-53.
Siamo motivati da ciò per lavorare sui nostri matrimoni, avvertire i nostri figli, predicare la verità sul matrimonio, sorvegliare gelosamente le istituzioni di Dio, e (specialmente!) pregare per ricevere grazia d camminare nella via di Dio, in cui ricevere la Sua benedizione. Siate incoraggiati, popolo di Dio, dalla Sua parola a voi in Efesini 3:20-21. "Ora a colui che è in grado di fare molto abbondantemente al di sopra di tutto ciò che chiediamo o pensiamo, secondo la potenza che opera in noi, a lui sia la gloria nella chiesa mediante Cristo Gesù per ogni epoca. Amen."
("God's Will Concerning Remarriage," un capitolo tradotto da: The Family: Foundations are Shaking, pp. 50-54)