Ron Hanko
La Scrittura mostra chiaramente che il patto con Abraamo è lo stesso di quello con Israele. Quando Dio fece il Suo patto con Abraamo, Egli lo fece anche con la sua discendenza (Genesi 17:7), e quando Dio stabilì il Suo patto con Israele, rese chiaro che stava soltanto mantenendo il patto che Egli aveva già fatto con Abraamo, Isacco, e Giacobbe (Esodo 3:15-16).
Questo è importante poiché significa che ciò che era vero per Abraamo nel patto era vero anche per Israele. E siccome tutti quelli che credono sono la vera discendenza e figli di Abraamo, ciò che era vero per Abraamo è vero anche per noi.
Vi sono molte caratteristiche notevoli a riguardo del patto con Abraamo. La prima e più importante è che questo patto con Abraamo, e dunque anche con Israele, era enfaticamente un patto di grazia. La grande rivelazione del patto in Genesi 15 rivela questo.
Per comprendere Genesi 15 si deve sapere che a quei tempi un patto umano era sigillato non con la stesura di un contratto e col farlo attestare legalmente, ma mediante il camminare insieme, da parte di coloro che facevano il patto, nel mezzo di pezzi di uno o più animali tagliati. Anche Geremia 34:18 descrive questa solenne cerimonia, che era usata soltanto per cose importanti ed era un avvertimento che chiunque avesse violato il patto meritava di essere tagliato a pezzi ed il suo corpo di essere dato alle bestie e agli uccelli. Dio minacciò Israele di questo quando essi ruppero un patto che avevano fatto tra loro stessi (Geremia 34:19-20).
Siccome un patto umano è tra eguali, esso è anche un accordo, un patto bilaterale o che ha due parti che lo contraggono, e quindi tutti coloro che erano coinvolti nel fare il patto camminavano insieme tra i pezzi degli animali. Il patto di Dio è differente, perché Dio e l’uomo non agiscono mai come eguali nel patto. Il patto tra Dio ed Abraamo, secondo Genesi 15, fu enfaticamente un patto unilaterale, di una sola parte, stabilito da Dio soltanto. Quando Dio fece il patto con Abraamo camminando tra i pezzi degli animali, Abraamo era in un sonno profondo. Abraamo non ebbe niente a che fare con lo stabilimento di quel patto. In alcun senso esso dipendeva da lui. Esso era realmente un patto di grazia.
Col passare tra i pezzi degli animali, Dio dichiarò simbolicamente che Egli soltanto avrebbe sofferto le conseguenze di qualsiasi rottura del patto, come davvero fece nella morte del Suo Figlio (Isaia 53:8; Galati 3:13). Per i nostri peccati nel patto, Dio, in Cristo, ha sofferto la punizione coll’essere cacciato fuori e reciso. Cristo espresse questo quando gridò: "Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?" Dunque il patto di grazia rivelato ad Abraamo fu adempiuto in Cristo.
("The Covenant with Abraham," un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 170-171)