Ron Hanko
Abbiamo messo in evidenza quali crediamo siano i principali errori del dispensazionalismo. Altri errori sono quelli che seguono:
La separazione tra Israele e la chiesa. Uno dei fondamentali del dispensazionalismo è che Israele è Israele, e la chiesa è la chiesa, e i due non possono mai essere confusi. Ciò è contrario all’insegnamento Scritturale che l’"Israele" dell’Antico Testamento, sia nazionalmente che spiritualmente, è la chiesa (Romani 2:28-29). In Atti 7:38 Israele è chiamato "la chiesa (gr. ‘ecclesia’) nel deserto." In Ebrei 12:22-24 Gerusalemme e Sion sono identificati con la chiesa (vedasi anche Galati 3:29 e Filippesi 3:3). In Apocalisse 21:9-10 la sposa, la moglie dell’Agnello, è identificata con la santa Gerusalemme.
La separazione tra l’opera di Cristo per i Giudei e la Sua opera per la chiesa. Il dispensazionalismo insegna che Cristo è Re di Israele ma Capo della chiesa. Le note della Bibbia Scofield insegnano perfino che il popolo dell’Antico Testamento era salvato in altri modi che per fede nell’opera espiatoria di Cristo, e che Dio ha piu’ di un piano di salvezza. Ciò è contrario alla Scrittura, che insegna chiaramente che Cristo è lo stesso Salvatore, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento (Galati 3:28-29; I Timoteo 2:5-6; Ebrei 11:6).
L’esclusione dei santi dell’Antico Testamento dal "corpo" e dalla "sposa" di Cristo. Ciò segue, ovviamente, dalla separazione che il dispensazionalismo fa tra Israele e la chiesa, e tra la relazione di Cristo nei confronti di Israele come Re, e nei confronti della chiesa come Capo. E’ contraria alla Scrittura che include i santi dell’Antico Testamento nella "famiglia della fede" e li include nel corpo e nella sposa di Cristo (Efesini 2:11-18, specialmente il v. 16, che parla del fatto che Giudeo e Gentile sono riconciliati "in un corpo solo;" Apocalisse 21:9-10, dove "la sposa, la moglie dell’Agnello," è identificata con la santa Gerusalemme).
L’insegnamento che lo Spirito Santo verrà ritirato dalla terra durante il periodo di sette anni tra il rapimento e la rivelazione. Durante questo periodo i Giudei sono supposti essere salvati e portati alla fede in Cristo senza le sovrane e graziose operazioni dello Spirito Santo. Questo, anche, è contrario alla Scrittura, la quale insegna che la fede è il dono di Dio attraverso lo Spirito Santo, ed è contrario anche all’insegnamento scritturale che la rigenerazione, o nuova nascita, che è essenziale per la salvezza, è unicamente opera dello Spirito (Giovanni 3:3-9; Efesini 2:8).
L’insegnamento riguardante il cosiddetto "mistero" della chiesa. Il dispensazionalismo classico insegna che la storia della chiesa nel Nuovo Testamento è una "parentesi" e che la chiesa stessa è un mistero di cui non si parla mai nell’Antico Testamento. Ciò contraddice l’insegnamento della Scrittura, che non soltanto profetizza a riguardo della chiesa, ma che in realtà concepisce il vero Israele come la chiesa e la chiesa come Israele. In Atti 15:13 e a seguire, Giacomo applica una profezia dell’Antico Testamento concernente Israele allo stabilimento delle chiese Gentili del Nuovo Testamento (si confronti questo con Atti 7:38). Similmente, la chiesa non è concepita nella Scrittura come una "parentesi," ma come l’obiettivo ed il proposito di tutta l’opera di Dio nella storia. Essa è "la pienezza di colui che riempie tutto in tutti" (Efesini 1:22-23), la "chiesa gloriosa" che egli presenta a Sè mediante l’intera Sua opera salvifica (Efesini 5:25-27).
Per tutte queste ragioni il dispensazionalismo deve essere rigettato.
("Further Errors of Dispensationalism," un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 301-302)