Covenant Protestant Reformed Church
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Il Regno nelle Vite dei Cittadini

David J. Engelsma

 

"Il Quale ... ci ha traslato nel regno del Suo Amato Figlio" (Colossesi 1:13).

Nessuno dovrebbe temere di identificare la chiesa con il regno perchè suppone che ciò limiti l’estensione del regno nel mondo. Questa è la paura di alcuni. Essi pensano che il regno sarebbe rinchiuso negli stretti confini della chiesa istituita. Infatti, una delle accuse principali fatte dal Ricostruzionismo Cristiano postmilleniale contro l’identificazione della chiesa con il regno è che "questa equazione della Chiesa col regno di Cristo evade la questione della Cristianità: la più ampia influenza del vangelo nella storia" (Gary North, Crossed Fingers, Tyler, Texas, 1996, p. 59).

L’errata nozione di "Cristianità" a parte, questo timore è infondato.

La verità che la chiesa è il regno rende piena giustizia alla piena estensione del regno in tutto il mondo, tra tutte le nazioni, ed in ogni sfera della vita umana. Siccome il regno è il regno di Dio in Gesù Cristo, il regno di Dio in Gesù Cristo si estende sopra tutto il mondo.


L’Estensione del Regno nel Radunare la Chiesa

La chiesa è la servitrice che Dio usa per traslare dal regno di Satana nel regno del Figlio del Suo amore coloro per cui il regno è stato eternamente preparato. Questa traslazione è realizzata per mezzo della predicazione del vangelo da parte della chiesa, sia tra i figli dei credenti che sul campo missionario. In connessione con questa opera salvifica di Dio, le chiese sono stabilite nella propria terra e all’estero.

Così il regno è esteso.

Avendo chiamato uomini, donne, ragazzi, e ragazze al regno, la chiesa continua ad istruire e disciplinare questi cittadini nella vita del regno (Matteo 28:20).

La storia della chiesa nell’epoca presente è prova che identificare la chiesa e il regno non risulta in una restrizione del regno, ma piuttosto in un’estensione d’esso in tutto il mondo. Per mezzo della predicazione, prima da parte degli apostoli, e poi di fedeli ministri e missionari, il regno si è esteso da Gerusalemme attraverso il mondo nella forma di vere chiese di Gesù Cristo in tutte le nazioni.

Questa estensione del regno nella forma di vere chiese in tutte le nazioni è il discepolare le nazioni che Cristo ha commissionato in Matteo 28:19: "Insegnate a [Greco: ‘discepolate’] tutte le nazioni." Nella conversione, salvezza, e santificazione degli eletti in tutte le nazioni, non importa se sono e sono sempre state una minoranza, e nel radunarle in quanto chiesa, le nazioni divengono discepole di Cristo.

Non solo la chiesa è strumentale nell’estensione del regno in tutto il mondo, essa è anche l’agente per mezzo del quale il regno è mantenuto. La chiesa difende il regno di Dio. La chiesa difende il regno di Dio difendendo il vangelo del regno. Il regno Messianico di Dio è sempre sotto attacco, come la storia di Israele nell’Antico Testamento ed il libro di Apocalissse rendono chiaro. Solo dove una vera chiesa proclama il vangelo della grazia sovrana ed insegna una autorevole legge di Dio come regola della vita dei santi si deve trovare il regno.

Identificare chiesa e regno non impedisce in alcun modo, ma anzi in ogni modo promuove, l’estensione del regno.


L’Estensione del Regno nelle Vite dei Cittadini

Per mezzo della stessa Parola regale con cui le persone sono naturalizzate come cittadini del regno di Dio, la chiesa insegna e disciplina queste persone a vivere la vita del regno in ogni sfera della vita umana ed in ogni ordinanza della creazione.

Il regno di Dio, il regno di Dio in Cristo, è esteso nella vita di ogni membro genuino della chiesa. E la vita del membro della chiesa deve essere vissuta nel mondo. Nel mondo, egli vive la vita del regno come un cittadino di questo regno. Questa è una vita di ubbidienza a Gesù Cristo come signore e re. Nella vita del membro della chiesa vi è ed è mostrato il regno di Dio in Cristo per mezzo dello Spirito.

Questo è l’insegnamento del Catechismo di Heidelberg nel Giorno del Signore 48. Nella spiegazione della seconda petizione della preghiera modello; "Venga il Tuo regno," il Catechismo inizia con la vita del cittadino individuale del regno celeste: "Governaci con la Tua Parola e Spirito in modo tale che possiamo sottometterci sempre di più a Te."

Il governo di Dio nella vita del credente inizia con la sua stessa vita ed esperienza personale, spirituale. Il regno viene sempre di più in lui quando egli aborrisce se stesso in quanto peccatore, confida solo nella croce di Cristo, ama il suo re, cerca la gloria di Dio ed il bene del prossimo piuttosto che di se stesso, e fa qualche progresso in questa battaglia contro il dubbio, l’invidia, l’amarezza, la scontentezza, l’ubriachezza, l’illecito desiderio sessuale, o qualsiasi sia il suo demone assillante.

Quel demone, a proposito, promuove il regno di Satana nella vita del credente. I due regni si scontrano violentissimamente e con in ballo cose altissime, non nella società lì fuori nelle guerre culturali. Quello scontro è un mero gioco di bambini in confronto alla guerra dei due regni nell’anima di ogni Cristiano.

Per i rumorosi campioni di un grandioso e fastoso regno esteriore che un giorno deve cristianizzare il mondo, questa estensione personale spirituale del regno è di poco conto. Ma per Dio, la Scrittura e il Catechismo di Heidelberg, come per il credente battagliero, è primaria e basilare. L’apostolo di Cristo virtualmente definisce il regno in termini della sua esperienza da parte del membro di chiesa individuale: "Perché il regno di Dio non è cibo e bevanda, ma giustizia, e pace, e gioia nello Spirito Santo" (Romani 14:17). Che il regno venga nella vita di un peccatore eletto è una meraviglia ed un miracolo dell’onnipotente potere di grazia dello Spirito Santo che dà la vita.

Il regno viene prima e in maniera importante nell’anima e nell’esperienza del figlio di Dio. Ma poi esso avanza necessariamente nella vita attiva del Cristiano nel mondo in ogni sfera e ordinanza, con corpo ed anima e con tutti i suoi doni.

In quanto cittadino del regno, egli è un membro, con la sua famiglia, della chiesa, ovvero della più pura manifestazione della chiesa, è diligente nel frequentare la chiesa (Ebrei 10:24-25), si sottomette all’autorità di Cristo negli anziani (I Tessalonicesi 5:12-13; Ebrei 13:17), usa i suoi doni per il bene della congregazione e della denominazione (1 Corinzi 14:26; II Corinzi 13:11; Efesini 4:16, 29; I Pietro 4:10-11), e vive il più possibile in pace con gli altri membri (I Tessalonicesi 4:11; 5:13; II Pietro 3:14).

In quanto cittadino del regno, l’uomo Riformato si sposa nel Signore, ama sua moglie (Efesini 5:25-32), onora il matrimonio come un vincolo che dura tutta la vita (Marco 10:9; Romani 7:2), alleva i suoi figli nella verità, e governa la sua famiglia bene (Efesini 6:4).

In quanto cittadino del regno, la donna Riformata si sposa nel Signore, si sottomette a suo marito con dovuta ubbidienza (Efesini 5:22-24), onora il matrimonio come un vincolo che dura tutta la vita (Marco 10:9; Romani 7:2), è una "custode a casa" (Tito 2:5), alleva i suoi figli nella fede, e coopera nel governo con suo marito (Proverbi 31:10-31; Tito 2:4-5).

In quanto cittadini del regno, i genitori stabiliscono buone scuole Cristiane, per svolgere la pia istruzione dei figli del regno che essi stessi non possono impartire.

In quanto cittadini del regno, l’uomo si affatica fedelmente nel suo lavoro, qualsiasi esso sia, potente o umile, come per il Signore, per provvedere per i suoi bisogni e per quelli del regno. Ciò include che egli riconosce e si sottomette all’autorità del suo datore di lavoro. Se è lui il datore di lavoro egli tratta i suoi dipendenti in modo giusto e li paga bene (Efesini 6:5-9; I Tessalonicesi 4:11-12; II Tessalonicesi 3:10-12; I Pietro 2:18 e a seguire).

In quanto cittadino del regno, il credente onora il governo civile in quanto servo di Dio, si sottomette all’autorità dello stato e ai suoi funzionari, ubbidisce tutte le leggi che non gli richiedono di disubbidire a Dio, e paga le tasse che lo stato decreta. Se è lui il governatore, che è cosa perfettamente appropriata, anche se abbastanza rara, egli mantiene ordine nella società, legisla in accordo con la legge di Dio per la vita nazionale, punisce coloro che disturbano l’ordine comune, e protegge coloro che rispettano la legge esteriormente (Romani 13:1-7; Tito 3:1; I Pietro 2:13-14, 17, etc.).

In quanto cittadino del regno, il membro della chiesa è onesto e gentile nel suo avere a che fare con il suo prossimo, che sia credente o non credente, ed è di aiuto ai bisognosi per come ne ha l’opportunità. Per quanto sia possibile, egli vive in pace con tutti gli uomini (Romani 12:17-21; Efesini 4:28; Tito 3:1-7; I Pietro 2:12, 17; 3:9; etc.) .

In quanto cittadino del regno, il Cristiano usa e gode liberamente della buona creazione di Dio il suo re, sempre nel servizio del regno e alla gloria del re del regno. Questa creazione, liberamente usata e goduta, include i suoi propri doni naturali di musica, o arte, o studi scientifici, o poesia, o giardinaggio, o atletica, e molto altro (I Corinzi 10:31, I Timoteo 4:1-5; I Pietro 4:11; etc.).1

Così, nella vita attiva del membro della chiesa, il regno si estende a tutte le aree della vita umana in tutto il mondo.

Nessuna parte di questa estensione è divorziata dalla chiesa. Tutta procede ed è potenziata dalla chiesa in quanto regno di Dio.

Questa vita del regno che comprende, invade, e domina tutto, è anche la "visione del mondo" Riformata. Non può essere la vita di regno che Abraham Kuyper delineò in modo pomposo nelle sue Letture sul Calvinismo, o la visione del mondo trionfalista dei Ricostruzionisti Cristiani. Ma è la vita di regno e visione del mondo umile, concreta, realistica di passaggi come Efesini 5:21-6:9; I Pietro 2:11-5:14; il libro di Tito; Romani 13; I Timoteo 4:1-8; e il Nuovo Testamento in generale.

Questo aspetto del regno di Dio, infatti, l’estensione del regno nelle vite dei cittadini, è fondamentale.


Dov’è Oggi?

Dove si trova oggi il regno per coloro che stanno facendo tanto clamore per una "visione del mondo" Riformata? Dove si trova tra coloro che criticano costantemente le Chiese Protestante Riformate per la loro presunta mancanza di una visione di regno ampia e vittoriosa?

Fatto sta, noi Cristiani Protestanti Riformati siamo acutamente critici di molti di questi "trasformatori della cultura" e "costruttori del regno" esattamente per i loro deplorevoli errori per quanto riguarda la veduta del mondo biblica e Riformata. Nonostante tutto il loro parlare di costruire ed avanzare il regno, il peccato di molte persone Riformate, Presbiteriane, ed evangeliche oggi è che esse non insegnano e vivono la vita del regno di Cristo.

Molti di essi non appartengono nemmeno a sane chiese Riformate. Essi continuano ad essere membri in chiese che non predicano la pura dottrina del vangelo, chiese che corrompono i sacramenti, e chiese che negligono la disciplina dei peccatori pubblici e impenitenti. Essi permettono ai loro figli di essere allevati in tali chiese. Tutta la vita di regno che ne consegue è impossibile dove manca l’essere membri di una vera chiesa.

Molti non frequentano i servizi di adorazione due volte ogni Giorno del Signore. Essi usano il Giorno del Signore per il loro proprio lavoro o piacere, di solito piacere. Specialmente nell’estate, questi entusiasti trasformatori di cultura trascorrono le loro Domeniche nelle loro barche, o sulla spiaggia, o nei loro cottage, o sulla strada per andare e tornare dalle loro vacanze. Nel frattempo le loro chiese hanno servizi con uno sparuto gruppo di anziani. E’ comune che un predicatore popolare della "veduta del mondo Riformata" e della "vita a tutto tondo" abbandona il servizio nel Giorno del Signore per giocare a golf il resto del giorno.

I nostri tempi stanno vedendo l’assassinio dell’osservanza del Sabbath da parte di coloro che professano di essere Riformati e Presbiteriani. E l’assassinio dell’osservanza del Sabbath è la fine del regno di Dio tra di loro. Voltaire, filosofo ateo che era, può insegnare a questi avvocati di una "visione del mondo Riformata" che profanano il Sabbath l’essenziale importanza della sua osservanza per il regno di Dio. "Se volete uccidere il Cristianesimo," quell’acuto nemico di Cristo consigliò alla Rivoluzione Francese, "dovete abolire la Domenica."

Nonostante il fatto che il matrimonio e la famiglia sono basilari al regno, molte delle chiese e dei teologi che gridano di un regno di Cristo futuro, grandioso, esteriore, politico, carnale, tollerano, o perfino approvano, il divorzio su altre basi che la fornicazione (la sola base biblica per il divorzio) e il risposalizio delle persone divorziate, con tutto il disastro che ne consegue per i figli, nipoti, la famiglia più ampia, la chiesa, e la società. I Ricostruzionisti Cristiani, per esempio, approvano il risposalizio per qualcuno che potrebbe avere l’AIDS (vedasi R. J. Rushdoony, Institutes of Biblical Law, pp. 401-415 e Ray Sutton, Second Chance: Biblical Principles of Divorce and Remarriage [Fort Worth, Texas, 1988]).

Per far riferimento ad un’ultima corruzione della vera vita del regno per come prescritta dal Signore nella Sacra Scrittura, nella vitale ordinanza creazionale del lavoro molti di coloro che sono veementi promotori di una trasformazione della cultura approvano la sovversione dell’ordinanza del lavoro con il sindacalismo. O loro stessi sono membri di un sindacato, o approvano l’essere membri di sindacati da parte di coloro coi quali celebrano regolarmente la Cena del Signore.

Ogni sindacato sta davanti a Dio e agli uomini con il sangue che scorre dalle sue mani. Nel rafforzare i loro scioperi, essi hanno ferito e ucciso innumerevoli uomini e donne che li hanno opposti, specialmente i "pitocchi." E lo sciopero stesso, il cuore e l’anima dell’unione, è pura, ovvia ribellione da parte dei lavoratori contro l’autorità data al datore di lavoro da Dio. Con l’essere membri in un sindacato, ci si rende responsabile della violenza della "fratellanza" e si diviene parte della ribellione del lavoro contro ciò che la Scrittura chiama il "padrone" (cf. Efesini 6:5-8; II Tessalonicesi 3:12; I Pietro 2:18 e a seguire).

Contrariamente a tale conformità alla cultura degli empi, noi chiese e persone Protestanti Riformate promuoviamo vigorosamente, insistiamo su, e, per la grazia di Dio, iniziamo a vivere la vita del regno e pratichiamo una visione del mondo Riformata.

Non a parte dalla chiesa!

La chiesa è il regno.

L’occhio naturale non può vedere questo, perchè in base a quanto si può riconoscere in modo terreno la chiesa è piccolo, senza Potenza, e perfino vergognosa.

Ma all’occhio della fede, che vede Cristo il re nella chiesa, la chiesa è grande, invincibile, e gloriosa.

"Grande il SIGNORE, e grandemente da essere lodato nella città del nostro Dio, nella montagna della sua santità. Bellissima per la sua collocazione, la gioia dell’intera terra, è il monte Sion, sui lati del nord, la città del grande Re. Dio è conosciuto nei suoi palazzi per un rifugio … Camminate intorno a Sion, e andate intorno ad essa, dite alle sue torri: Marcate i suoi bastioni, considerate i suoi palazzi, così che lo possiate dire alla generazione a seguire" (Salmo 48:1-3, 12-13).

E dalla chiesa è la nostra vita spirituale, e di regno: "Tutte le mie fonti sono in te" (Salmo 87:7).

1N.d.T. Ho aggiunto negli ultimi otto paragrafi un’incompleta lista di riferimenti specifici alle categorie di credenti di cui il prof. Engelsma sta parlando. Egli aveva in ogni caso aggiunto dei riferimenti generali per l’intera sezione proprio poco dopo.

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