David J. Engelsma
Da: The Standard Bearer, Volume 69 – n. 9
Il bisogno dell’ora, quest’ultima ora, è che la chiesa Riformata dia una chiara, franca, pubblica espressione alla sua fede distintiva concernente le ultime cose.
Vi è un’accesa controversia sull’escatologia al giorno d’oggi nei circoli evangelicali conservatori. L’escatologia è la dottrina biblica della seconda venuta di Cristo e degli avvenimenti che precedono, accompagnano e seguono questa venuta. E’ l’affascinante risposta di Gesù alla domanda dei discepoli in Matteo 24:3: "Dicci, quando saranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta, e della fine del mondo?"
Coloro che professano di essere Cristiani che credono nella Bibbia differiscono radicalmente sulla storia futura per come controllata dalla venuta di Cristo. I Calvinisti sono profondamente coinvolti nel dibattito.
Ma la controversia in corso è tra "premillenialisti" e "postmillenialisti." I primi insegnano che il rapimento della chiesa credente nell’aria può avvenire in qualsiasi momento. Ciò è poi seguito da un periodo di sette anni in cui l’Anticristo giunge al potere e perseguita i Giudei. Alla fine dei sette anni, Cristo ritorna personalmente e visibilmente per stabilire un regno terreno di pace e prosperità in tutto il mondo per mille anni ("millennio"). Egli regna da Gerusalemme in Palestina dove la nazione di Israele è divenuta di nuovo il popolo del regno di Dio come lo era nell’antico patto. Solo dopo questo regno di mille anni di Cristo la storia terrena ha termine ed inizia lo stato eterno.
I partecipanti Calvinisti nel dibattito attuale sull’escatologia sono postmillenialisti. Essi proclamano una vittoria del vangelo e della legge di Dio nel futuro tale che risulterà nella cristianizzazione del mondo intero. Una maggioranza della popolazione mondiale sarà convertita a Cristo. Quanto meno, un grandissimo numero di persone crederà in Cristo. I Cristiani terranno le redini del potere terreno in tutte le nazioni. La chiesa dovrebbe aspettarsi un lungo periodo di pace terrena e prosperità prima che Cristo ritorni a perfezionare questo dominio temporale nel regno eterno. Alcuni dicono che questo lungo periodo è letteralmente di mille anni (un "millennio"). Altri profetizzano centinaia di migliaia di anni di dominio terrestre Cristiano.
Virtualmente mancante dal dibattito pubblico è la dottrina classica Riformata delle ultime cose. E’ tempo che la fede Riformata faccia udire la sua voce.
Ciò è ancor più necessario in vista degli strani e pericolosi sviluppi che minacciano di influenzare la vita e il comportamento dei santi Riformati. La dottrina non rimane mai confinata al sicuro in discorsi e libri. Essa prende sempre forma nella pratica di coloro che la sposano. La falsa dottrina crea una stupida e malvagia condotta. La retta dottrina, l’ortodossia, forma una condotta saggia e pia.
Di recente, un insegnante biblico ampiamente rispettato ed influente negli Stati Uniti ha profetizzato il ritorno di Cristo e la fine del mondo nel Settembre del 1994. Ciò non può che avere effetti sulle vite di coloro che credono alla sua profezia. Questi effetti saranno gli stessi effetti di simili profezie nel passato. Uomini e donne abbandonano la vita ordinaria per attendere il giorno che è così vicino. Quando l’attesa venuta non avviene, come di fatto non avviene, molti divengono disillusi, non solo di quel particolare insegnante della Bibbia, ma anche delle Scritture stesse che si supponeva insegnassero il ritorno di Cristo in quella data particolare. Gli altri, ignorando l’enorme errore del loro maestro, si dedicano a lui ancor più servilmente, e così viene formato un nuovo culto.
Altri pericolosi sviluppi sono il diretto risultato della speranza che il regno di Cristo è destinato a giungere al potere sulla terra nella storia. I postmillenialisti Calvinisti stanno formando alleanze con premillenialisti Arminiani e carismatici per realizzare questo regno negli Stati Uniti. Essi stanno chiamando altri Cristiani Riformati ad unirsi a queste alleanze. Tali alleanze sono fatali alla confessione e alla pratica della fede Riformata.
Vi è anche la forte tentazione di far ricorso alla rivoluzione civile e alla violenza fisica per realizzare il regno terreno di Cristo. La speranza di un regno terreno è sempre vulnerabile a tale tentazione. Vi sono segni sinistri che qualcuno si sta arrendendo a questa tentazione. Francis A. Schaeffer difese l’idea di resistenza allo stato come l’ultima difesa dei Cristiani contro l’autorità illegale, nel suo Manifesto Cristiano. Che Schaeffer non si tiri indietro dall’estendere questa resistenza ad una guerra vera e propria è chiaro dal suo appello alla Rivoluzione Americana in cui "la disubbidienza civile condusse alla guerra aperta in cui morirono uomini e donne" (p. 130).
Operation Rescue [Operazione Salvataggio], il movimento evangelicale di opposizione all’assassinio dei non nati autorizzato dallo stato, è al presente impegnato alla disubbidienza civile come tattica per sovvertire il regno delle tenebre e stabilire il regno della luce. Esso sta chiamando tutti i veri Cristiani ad unirsi in questa violenza nel nome di Cristo il Re.
E’ tempo, quindi, per la concezione Riformata della venuta del Giorno di Cristo, che essa sia pubblicata.
Questa concezione è l’"amillenialismo." Essa sostiene che il millennio di Apocalisse 20, il solo passaggio nella Scrittura che menziona un periodo di mille anni, è la descrizione figurativa dell’era del Nuovo Testamento dall’ascensione di Cristo fino a poco prima del Suo ritorno. In distinzione dal premillenialismo, che pensa che Cristo verrà prima di un millennio letterale, e dal postmilleniliasmo, che pensa che Cristo verrà dopo un millennio letterale, l’amillenialismo nega che vi sia un millennio letterale.
Secondo la concezione Riformata, la Bibbia insegna che il mondo degli empi progredirà fermamente nella sua ribellione contro Dio (Matteo 24:12; II Timoteo 3). Il futuro della chiesa nominale e visibile nella storia è quello di una grande apostasia dalla verità (II Tessalonicesi 2:1-3). Un Anticristo a venire unirà le nazioni in un unico regno mondiale del diavolo (II Tessalonicesi 2; Apocalisse 13). Allora avrà luogo una severa persecuzione della vera chiesa di Gesù Cristo (Matteo 24:21-22; Apocalisse 13). Durante il regno dell’Anticristo, Cristo verrà corporalmente e visibilmente "con potenza e grande gloria" per consumare l’Anticristo con lo spirito della Sua bocca, per risuscitare i morti, per condurre il giudizio finale, e per rinnovare la creazione quale casa del Suo eterno regno (Matteo 24:30-31; II Tessalonicesi 4:13-18; Apocalisse 20:11 e a seguire; II Pietro 3).
L’amillenialismo Riformato osserva che, nonostante la rumorosa e furiosa battaglia tra i postmillenialisti Calvinisti e i premillenialisti dispensazionali Arminiani, vi è tra questi due errori escatologici un singolare e significativo accordo.
Entrambi concordano che la chiesa credente non dovrà fronteggiare un Anticristo e una persecuzione a venire. I premillenialisti rapiscono la chiesa e la mettono fuori pericolo. I postmillenialisti pongono l’Anticristo al sicuro nel passato. Alcuni d’essi spiegano l’"Anticristo" essere l’impero romano che perseguitò la chiesa primitiva neotestamentaria. Altri lo fanno diventare la Chiesa Cattolica Romana al tempo della Riforma. Noi potremmo dire che, mentre i premillenialisti rapiscono la chiesa in alto nello spazio, i postmillenialisti rapiscono l’Anticristo indietro nel tempo. In entrambi i casi il futuro è roseo per la chiesa. Ciò è attraente. E’ anche un errore con serie implicazioni pratiche per il popolo di Dio, perchè in questo modo non è avvertito della prova di fuoco che li aspetta nel crogiuolo del regno della bestia.
Sia i premillenialisti che i postmillenialisti concordano, inoltre, sul fatto che vi sarà un millennio letterale, un’"epoca d’oro," nella storia di questa presente creazione, per la chiesa. Questa "epoca d’oro" sarà il regno di Cristo. Ciò che è specialmente reprensibile in questo accordo tra pre- e postmillenialisti, è la nozione che il regno di Cristo in questo mondo è un regno carnale. E’ un regno di Cristo che domina le nazioni politicamente, culturalmente, ed economicamente. E’ l’esercizio della potenza di Cristo per mezzo di presidenti, giudici, esecutivi, comitati nazionali per le arti, e segretari del tesoro. E’ una cittadinanza che consiste di tutta l’umanità, perché durante il millennio ogni uomo sarà sia soggetto al governo di Cristo che beneficiario di esso. E’ una pace e prosperità puramente terrena, terrena quanto la libertà internazionale dalla guerra, il boom delle economie nazionali, e la liberazione dal crimine e dalla malattia.
Il glorioso regno carnale di Gesù Cristo!
Questo regno carnale di Cristo è ancora futuro. Deve ancora venire.
Nel pensiero dei pre- e dei postmillenialisti, il regno di Cristo ancora non è venuto. Il tentativo da parte di Gesù di stabilire il regno alla Sua prima venuta fu un fallimento. I premillenialisti sono ben disposti a riconoscere questo fallimento. La reiezione da parte di Israele del regno offerto dal loro Messia ha effettivamente rinviato il regno al millennio.
I postmillenialisti, a parole ma non con i loro cuori, credono alla realizzazione del regno di Cristo già ora per mezzo della predicazione del vangelo nella Potenza dello Spirito Santo. Specialmente per i postmillenialisti "ricostruzionisti," prominenti nella attuale controversia escatologica, lo stabilimento del regno che realmente conta è il regno carnale del millennio. Questo regno rappresenta la vittoria. Il regno spirituale della chiesa confessante, del quale si accontenta l’amillenialismo Riformato, non è nient’altro che una sconfitta.
Che regno! Un altro regno carnale come i regni di questo mondo.
Che Re! Un fallimento per questi 2000 anni.
Che venuta del regno! Dopo 2000 anni di predicazione e lavoro nel Nome del crocifisso e risorto Cristo, il regno è ancora principalmente, o perfino esclusivamente, nel futuro della storia del Nuovo Testamento.
L’amillenialismo Riformato non è impressionato.
Noi abbiamo delle notizie per i premillenialisti come per i postmillenialisti, come per ogni altro uomo. Sono buone notizie. Il regno è giunto. Il regno è qui ed ora. E’ qui ed ora per quanto pieno, glorioso, e vittorioso sarà mai e può mai essere da questo lato della venuta di Cristo e dell’eternità.
Non lo vedono i premillenialisti e i postmillenialisti?1
1N.d.T. Vedasi anche la serie "Regno di Dio" nella sezione italiana CPRC.