David J. Engelsma
"Il Quale ... ci ha traslato nel regno del Suo Amato Figlio" (Colossesi 1:13).
L’idea basilare del regno è il governo di Dio, il vivente, vero, liberatorio, salvifico, benedetto governo di Dio in Gesù Cristo. Possiamo pensare ad esso come segue. L’intero mondo giace schiavizzato al regno di Satana. In questo mondo irrompe il regno di Dio, liberando molti dalla miseria, dal terrore, il peccato, la morte, e l’inferno dell’oscuro signore, traslandoli nella conoscenza, giustizia, pace, e vita del Suo regno. Questo è quanto Gesù ha proclamato all’inizio del Suo ministero: Il governo di Dio è vicino! Questa è la spiegazione per cui il vangelo è chiamato il vangelo del regno: il contenuto è il governo di Dio in Cristo.
E’ un errore comprendere il regno esclusivamente, o anche solo principalmente, in termini di un reame, o in termini di cittadinanza. Il regno di Dio è certamente un reame, un territorio, proprio come gli Stati Uniti sono una certa massa di terra con confini chiaramente definiti. Gesù ha parlato in Giovanni 3:5 di entrare nel regno. La chiesa ha le chiavi del regno, che danno entrata al reame a qualcuno e la sbarrano ad altri. Questo reame è la chiesa, che include le pie vite dei suoi membri in ogni sfera della vita terrena.
Il regno di Dio ha dei cittadini, proprio come ogni nazione terrena ha cittadini. Questi sono gli eletti da tutte le nazioni e razze della terra. Nel giorno del giudizio finale, il Figlio dell’Uomo sul Suo trono dirà alle pecore alla Sua destra: "Venite, voi benedetti del Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo" (Matteo 25:34). Queste persone mostrano di essere cittadini con l’ubbidienza a Dio il re: essi credono il vangelo, e si sottomettono alle leggi del regno.
I cittadini del regno includono i figli—i figli infanti—dei credenti eletti. E’ un grave errore da parte dei ministri Riformati e delle chiese Riformate minimizzare la serietà dell’eresia Battista. In realtà, questo errore si dimostrerà fatale alla fede Riformata in queste chiese. Dei ministri Riformati sono colpevoli di questo errore. Essi cooperano liberamente con Battisti nelle attività religiose pubbliche. Essi si rifiutano di condannare acutamente l’esclusione Battista dal patto e dalla chiesa di Dio di molti per cui Cristo è morto e a cui lo Spirito è promesso (vedasi Catechismo di Heidelberg, D. 74). In aperta contraddizione al loro proprio credo, che dichiara che la fede Riformata detesta l’errore dei Battisti, essi scrivono apertamente che il punto del battesimo degli infanti non è di fondamentale importanza (vedasi Confessione di Fede Belga, Articolo 34).
L’inclusione dei figli dei credenti nel regno di Dio, per mezzo del battesimo degli infanti, è una verità essenziale del regno. E’ una verità che deve essere vigorosamente difesa e promossa dovunque la fede Riformata porta la sua distintiva testimonianza. E’ una verità che è fondamentale all’unità del regno di Dio nell’Antico e Nuovo Testamento. E’ una verità che è fondamentale alla reiezione della miserabile corruzione del regno da parte del dispensazionalismo.
A riguardo del battesimo degli infanti (e di loro si parlava, secondo la parola greca usata nel passaggio), Gesù disse: "di tali è il regno di Dio" (Luca 18:17). Per quanto riguarda i suoi cittadini, il regno di Dio è fatto di tali infanti. Marco 10:14 ci dice che Gesù si indignò coi Suoi discepoli perché cercavano di escludere gli infanti dal regno di Dio. Quale re terreno non si adirerebbe per il tentativo, da parte di alcuni suoi servi, di strappare un numero sostanziale del suo popolo dalla loro cittadinanza e bandirli dal suo reame?
Oltre ad essere un reame e ad avere cittadini, il regno di Dio provvede dei benefici. Il regno può essere identificato con questi benefici, proprio come nei primi giorni della Seconda Guerra Mondiale si sarebbe potuto dire che l’Inghilterra era la libertà nel regno della tirannia di un Europa invasa dalla Germania Nazista. Paolo identifica il regno di Dio con le sue meravigliose benedizioni in Romani 14:17: "Perché il regno di Dio non è carne e bevanda, ma giustizia, e pace, e gioia nello Spirito Santo."
Essendo da un lato importanti, in quanto aspetti del regno, il reame, i cittadini ed i benefici non sono però la cosa principale. Questa è il governo di Dio. Primo e centrale nel regno di Dio è il re. Il regno di Dio è semplicemente Dio il re e la Sua monarchia.
Noi occidentali moderni abbiamo difficoltà ad afferrare questo, in quanto abbiamo familiarità con la democrazia, mentre nessuna familiarità con i reali monarchi. Un inglese durante il regno di Re Enrico VIII non avrebbe avuto problemi a comprendere. La storia recente, tuttavia, ci ha mostrato qualcosa del primato e della centralità del "leader" nel suo regno. Il potente regno della Germania Nazista negli anni ’30 e ’40 del XX secolo fu la creazione di Adolf Hitler, l’estensione della sua potente volontà. Hitler dominò quel regno. Esso esisteva per lui. Ciò è stato certamente vero dei grandi imperi dei tempi dell’Antico Testamento. Babilonia era semplicemente Nebuchadnezzar allargato. Questo si verificherà anche con il regno a venire dell’Anticristo.
Ciò che è vero dei regni terreni, la centralità del re, è originariamente e supremamente vero del regno di Dio in Cristo. Esso è il regno di Dio perché Dio stabilisce, mantiene e perfeziona il regno. Egli lo ha concepito e pianificato nel Suo decreto. Egli lo ha fondato nella croce del Figlio incarnato. Egli lo edifica per mezzo della predicazione del vangelo in tutto il mondo nella potenza dello Spirito di Gesù Cristo. Egli porta dentro di esso per mezzo del miracolo sovrano della rigenerazione chiunque ne sia un cittadino secondo l’eterna elezione: "Se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel regno di Dio" (Giovanni 3:5). Avendo rigenerato, Egli santifica ogni cittadino per fargli vivere la vita del regno, e lo preserva alla gloria della perfezione del regno. Egli perfezionerà il regno nel Giorno di Cristo, risuscitando i morti e rinnovando l’intera creazione celeste e terrestre.
Dio, Dio soltanto, è il creatore, l’origine, del regno. Il regno viene da Lui, non dall’uomo. Il regno, quindi, dipende da Dio, da Dio soltanto.
In parte, questo è il significato della descrizione del regno come "il regno dei cieli."Quando Gesù disse a Pilato in Giovanni 18:36: "Il mio regno non è di questo mondo … il mio regno non è da qui," Egli stava dicendo qualcosa a riguardo dell’origine del Suo regno. Il Suo regno, il regno di Dio, non è da questo mondo, non ha la sua origine in questo mondo. Implicato, positivamente, è che il regno di Dio ha origine nei cieli; esso viene da Dio.
Il regno è il regno di Dio anche perchè è per Dio, ha il suo obiettivo ultimo nella Sua gloria, e riguarda Lui. Il regno di Dio è centrato in Dio. In qual modo Cristo e gli apostoli proclamano questo! Immediatamente pensiamo alla conclusione della preghiera modello in Matteo 6: "Perché tuo è il regno." Il Catechismo di Heidelberg spiega: "… e per tutto questo noi preghiamo, che per esso non noi, ma il Tuo santo nome possa essere glorificato per sempre" (D. 128). Descrivendo la perfezione del regno, quando Cristo avrà posto tutti i nemici sotto i Suoi piedi, l’apostolo dichiara che allora Dio sarà tutto in tutti (I Corinzi 15:28).
Il regno è a motivo di Dio per quanto riguarda i punti a seguire.
Primo, il messaggio, o vangelo, del regno riguarda interamente Dio, è un messaggio centrato in Dio. Questo è il contenuto del vangelo nella Scrittura. Questa era il contenuto del vangelo predicato dalla Riforma. Questo è ancora il contenuto del vangelo proclamato dalla vera chiesa. Quanto è vero questo nella predicazione e nell’insegnamento delle chiese evangelicali e perfino Riformate di oggi?
Secondo, nel regno la volontà di Dio governa la vita ed il comportamento dei cittadini. La legge di Dio governa le nostre vite personali: per quanto riguarda l’essere membro di chiesa, il prendere appuntamenti e sposarsi, la vita nella famiglia, gli affari e il lavoro, il governo civile, mangiare e bere. La legge di Dio governa anche la vita della chiesa istituita: per quanto riguarda l’adorazione, la dottrina, la disciplina, gli uffici, le connessioni denominazionali.
Terzo, nel regno la nostra volontà, i piaceri, le amicizie, le famiglie, e le vite stesse sono in tal modo soggette al re, che siamo chiamati a sacrificarle per la gloria di Dio, quando ciò fosse necessario. Il regno è il regno di Dio. Il re non esiste per i cittadini, ma noi cittadini esistiamo per il re. Quando dei Cristiani professanti, che affrontano alcune sofferenze o perdite personali si lamentano: "Cristo non richiederebbe mai da parte mia una tale avversità e dolore," essi mostrano che non conoscono il regno in quanto regno di Dio.
Ciò a cui ammonta questa verità riguardante il regno di Dio è la grandiosa testimonianza della fede Riformata che la salvezza è per sola grazia sovrana, alla gloria di Dio soltanto. Il messaggio del regno di Dio non è nient’altro che il vangelo della grazia sovrana. Dio salva i Suoi eletti per la grazia rigeneratrice, senza alcuna dignità loro, alcuna fede o decisione loro, alcuna accettazione di un’offerta che li distingue dagli altri che Egli si suppone che ami ugualmente. Dio preserva il Suo popolo eletto e rigenerato. Dio governa i Suoi in tal modo, per mezzo dello Spirito santificante, che essi si arrendono alla Sua signoria, ubbidendo la Sua legge in ogni sfera della vita e soffrendo con contentezza la perdita di tutto a motivo Suo. Dio edifica la Sua chiesa.
Che Dio sia Dio in Gesù Cristo non è un messaggio strano, parrocchiale o perfino settario di una piccola denominazione Riformata in Nord America, ma il Vangelo stesso che Gesù venne a predicare e che Egli Stesso ancora predica per mezzo di una chiesa fedele e del suo ministero.
Con questo criterio deve essere testato ogni proposto "regno di Dio." Dio è centrale nel regno? E’ Lui tutto in tutti?
Dove è ora questo regno di Dio, questo governo di Dio in Gesù Cristo?
Esso è nei cieli, secondo Filippesi 3:20, dove Cristo è re, alla destra di Dio.
Esso è anche nel mondo. E’ dovunque è Cristo il re. Siccome Cristo Gesù è presente nella predicazione del vangelo e nell’amministrazione dei sacramenti, dovunque il vangelo è predicato e i sacramenti amministrati lì è il regno di Dio, il benedetto, salvifico, governo di Dio che Lo glorifica. Noi dovremmo entrarvi con la forza, come Gesù ha insegnato in Luca 16:16. Facciamo questo credendo in Lui, il re.
Per mezzo del vangelo e dei sacramenti, il governo di Dio, che libera i peccatori, è stabilito nel cuore e nella vita di chiunque sia nato di nuovo dallo Spirito.
La forma istituzionale del regno è la chiesa. La relazione del regno e la chiesa sarà il soggetto dei nostri prossimi articoli.
Siamo noi nel regno? Ci ha Dio traslati nel regno del Suo amato Figlio?
Lo ha fatto, se lo vediamo, se viviamo la sua vita, se troviamo in noi stessi qualche zelo per glorificare Dio il re.
Che pivilegio! Siamo riconoscenti.
Che benedizione! Essa è la salvezza.
Quale chiamata! La nostra vita deve essere il nostro cercare prima il regno.
Quale speranza! Noi regneremo con Cristo per sempre nel nuovo mondo.
Per altre risorse in italiano, clicca qui.