Covenant Protestant Reformed Church
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Letteralismo ed Apocalisse 20

Ron Hanko

 

Come abbiamo visto, l’amillenialismo non prende letteralmente i mille anni di Apocalisse 20, ma li comprende come un riferimento simbolico alla completa epoca del Nuovo Testamento. Il simbolismo si trova nel fatto che 1000 è uguale a 10 x 10 x 10, dove 10 è compreso rappresentare la completezza. E’ questa comprensione non letterale dei mille anni che desideriamo difendere.

Abbiamo già messo in evidenza il fatto che "mille" non è sempre da essere preso letteralmente nella Scrittura. A Dio non appartiene soltanto il bestiame su mille colline, ma su tutte (Salmo 50:10). Altri passaggi nei Salmi dove "mille" non è letterale, ma ha il significato di "tutti" o "intero," sono Salmo 84:10, Salmo 91:7, e Salmo 105:8. Quelli che dicono che i numeri devono sempre essere presi letteralmente—anche in Apocalisse 20—si sbagliano.

Noi faremmo notare, inoltre, che vi sono altre cose in Apocalisse 20 che non possono essere prese letteralmente. Ai versi 1 e 2 Satana non è letteralmente un dragone; nè uno spirito, Satana, può essere legato con una catena letterale (vedasi anche Luca 24:39). Molti, inoltre, comprenderebero il riferimento al "pozzo" in Apocalisse 20:3 come un riferimento all’inferno, la dimora di Satana, non come un buco nel terreno. Piu’ avanti nel capitolo, l’Anticristo non è nel senso letterale una "bestia" (v. 10), nè il libro della vita (v. 12) è un libro letterale fatto di pagine di carta stampata.

Numerose cose nel resto del libro di Apocalisse non possono essere prese letteralmente. Nessun Cristiano che noi conosciamo, per esempio, si aspetta che la sua redarguizione sia realmente una pietra bianca col suo nome scritto sopra (2:17) o che sarà mutato in una "colonna" in paradiso (3:12), o che Gesu’ ha per lingua realmente una spada (1:16).

Colpisce il fatto che chi insiste ad alta voce su una comprensione letterale dei mille anni e dice che qualsiasi altra cosa è infedeltà alla Scrittura non sia poi disposto a prendere letteralmente il riferimento alle anime in Apocalisse 20:4. Si insiste che esse non sono letterali anime senza corpo, ma persone intere.

Ricorderemmo ai nostri lettori che la Scrittura stessa non richiede uno stretto e rigoroso letteralismo; anzi, essa implica che spiritualizzare è necessario per interpretarla. In I Corinzi 2:14 ci è detto: "L’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perchèesse sono stoltezza per lui; nè può egli conoscerle, perchè esse sono discernite spiritualmente." Vi sono molti esempi di un tale spiritualizzare nella Scrittura, Galati 4:21-31 è un esempio notevole.

Il modo appropriato di interpretare la Scrittura non è un rigido ed impossibile letteralismo, ma è permettere alla Scrittura di interpretare se stessa. Essa fa questo col mostrare che "mille" a volte può essere compreso simbolicamente (Salmo 84:10), che la legatura di Satana deve aver avuto luogo durante l’incarnazione di Cristo (Matteo 12:29); e che i mille anni terminano con la fine del mondo (Apocalisse 20:7-15). La sola possibile conclusione, quindi, sulla base della Scrittura stessa, è che "mille anni" si riferisce all’intera epoca del Nuovo Testamento.

Tutto questo ha qualche importanza? Certo che sì. Se vi sono ancora mille anni a seguire la fine dell’epoca presente, la speranza celeste dei credenti ed il giudizio finale divengono così remoti che la chiamata a vegliare e pregare per il ritorno di Cristo sono tutto tranne che significative. L’urgenza della nostra chiamata ad attendere e sperare per la fine di tutte le cose riposa sulla nostra sicurezza che queste cose stanno giungendo presto.

("Literalism and Revelation 20," un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 306-308)

 

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