Ron Hanko
La parola "rapimento" non è nella Scrittura, ma può essere usata senza obiezione per descrivere l’improvvisa, visibile apparizione di Cristo nei cieli quando i Suoi santi saranno presi nelle nuvole per incontrare il Signore nell’aria. Di questo la Parola di Dio parla in I Tessalonicesi 4:15-17. Noi rigettiamo come non biblico, tuttavia, l’insegnamento che questo rapimento è segreto, che ha luogo prima della grande tribolazione finale, così che il popolo di Dio non la attraversa, e che viene mille anni prima della fine del mondo (rapimento premilleniale). Queste idee non hanno supporto in I Tessalonicesi 4, nè nel resto della Scrittura.
Il rapimento non è segreto. Gli eventi descrtitti in I Tessalonicesi sono tutto tranne che segreti. Noi leggiamo di un grido, della voce dell’arcangelo, e della tromba di Dio. Potrebbe essere tranquillamente detto che questo sarà uno degli eventi piu’ rumorosi e meno segreti di tutta la storia.
Altri passaggi che parlano di questo evento presentano la stessa testimonianza. Matteo 24:30-31 descrive la stessa cosa di I Tessalonicesi 4. Entrambi menzionano angeli, una tromba, e la raccolta degli eletti a Cristo. Matteo 24:30-31 aggiunge che le tribu’ della terra faranno cordoglio quando vedranno il Figlio dell’uomo. Non vi è niente di segreto in tutto questo.
I Corinzi 15:51-52 descrive senza dubbio la stessa cosa di I Tessalonicesi 4:15-17: vi saranno due gruppi di santi che saranno rapiti, quelli che sono già morti e quelli che non lo sono. Questi ultimi sono descritti in Corinzi come quelli che "non dormono" ed in Tessalonicesi come coloro che sono vivi e rimangono fino alla venuta di Cristo. I versi di Corinzi, inoltre, descrivono un evento pubblico e non segreto.
Gli stessi passaggi chiariscono in modo cristallino che il rapimento ha luogo alla fine di tutte le cose e dopo la tribolazione finale. Matteo 24:29 dice: "Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni …" E quando leggiamo delle tribu’ della terra che fanno cordoglio, il cordoglio si riferisce alla seconda venuta di Cristo che viene per il giudizio alla fine del mondo, come è evidente da un confronto tra il passaggio da Matteo con Apocalisse 1:7 ed Apocalisse 6:12-17.
Matteo 24:37-41 e Luca 17:26-37 similmente descrivono questo rapimento come qualcosa che ha luogo proprio poco prima del giudizio finale. Il prendere e lasciare delle persone descritto in questi passaggi è paragonato ai giorni di Sodoma e di Noè, in altre parole: quelli che sono lasciati sono lasciati per il giudizio esattamente come quello di Sodoma e Gomorra (vedasi anche Giuda 7) e del mondo dei tempi di Noè (II Pietro 3:3-7).
Inoltre, I Tessalonicesi 4 parla della risurrezione dei nostri corpi, qualcosa che la Scrittura ovunque dice che avrà luogo nell’ultimo giorno (Giovanni 6:39-40, 44, 54; Giovanni 11:24). Di sicuro l’ultimo giorno non è seguito da altri 365.000 giorni. Così, anche, ci viene specificamente detto in Giovanni 12:48 che l’ultimo giorno è anche il giorno del giudizio.
Noi, quindi, non aspettiamo un rapimento segreto mille anni prima della fine e prima della grande tribolazione, ma un rapimento pubblico dei santi alla fine di tutte le cose, il cui risultato sarà la nostra presenza continua nella gloria col Signore (I Tessalonicesi 4:17).
("The Rapture," un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 290-291)