Ron Hanko
La Scrittura parla così spesso della chiesa che lo studio del suo insegnamento a riguardo è una parte separata dello studio della teologia. Vari libri del Nuovo Testamento hanno come loro punto focale la chiesa. Atti racconta la storia del raduno della chiesa del Nuovo Testamento; I Corinzi parla in modo particolare della fedeltà di Dio verso la Sua chiesa (1:9); Efesini ha come suo tema principale la chiesa in quanto corpo di Cristo (1:22-23; 5:30-32); Colossesi enfatizza la gloriosa verità che Cristo è il Capo della chiesa (1:18; 2:10); I Timoteo ci insegna il comportamento appropriato da tenersi nella chiesa (3:15); e Tito promuove il buon ordine nella chiesa (1:5).
La dottrina della chiesa non dovrebbe essere negletta o trascurata, quindi. Tuttavia vi sono pochi che conoscono ciò che la Bibbia insegna a riguardo della chiesa o che realizzano perché la chiesa è così importante.
La parola greca tradotta chiesa significa "chiamata fuori." Il nome chiesa nel suo senso più alto e migliore si riferisce a coloro che sono salvati e a loro soltanto. Il nome ci ricorda che i veri membri della chiesa sono coloro che sono "chiamati … dall’oscurità alla sua luce meravigliosa" (I Pietro 2:9). Ci ricorda, anche, che il loro luogo nella chiesa è per grazia. Essi non sono membri per loro scelta o opere, ma per la chiamata di Dio.
Che i membri della chiesa sono chiamati fuori fa riferimento non soltanto alla loro salvezza dal peccato (essi sono chiamati fuori dall’oscurità), ma anche alla loro separazione spirituale dal mondo e dalla sua malvagità (II Corinzi 6:14-18). Implicata nel nome chiesa, quindi, è la santità ed ubbidienza dei membri della chiesa. Una chiesa i cui membri non sono santi non merita il nome chiesa.
La santità è essenziale per l’esistenza stessa della chiesa. I membri d’essa sono chiamati, scelti a santità (Efesini 1:4), e redenti (Colossesi 1:21-22). La santità della chiesa è importante perché ha a che fare con il proposito di Dio nei suoi confronti. La ragione per l’esistenza della chiesa è la gloria di Dio (Efesini 1:6, 12). E’ nella santità della chiesa e dei suoi membri che questo proposito è realizzato. Una chiesa non santa, una chiesa i cui membri non sono santi, non può glorificare e non glorifica Dio. Nella santità della chiesa, soprattutto, la gloria di Dio risplende ed è riflessa.
E’ a vergogna e danno della chiesa oggi che i suoi membri non vivono come coloro che sono chiamati fuori. Se la chiesa stessa non è per niente differente dal mondo nel suo insegnamento, nella condotta dei suoi membri, e nelle sue pratiche, la sua testimonianza sarà inefficace. La gloria della chiesa, e la gloria della sua testimonianza a questo mondo perduto, sta nel suo essere chiamata fuori, separata, e santa, differente cioè dal mondo malvagio.
Pregate, allora, che tutti i membri della chiesa di Cristo possano essere "santi e senza colpa davanti a lui … alla lode della gloria della sua grazia" (Efesini 1:4, 6). Solo in questo modo la testimonianza e l’opera della chiesa prospereranno.
("The Church," un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 219-220)
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